Banditi più rapidi del sistema d’allarme razziate altre ville

SPRESIANO. Martedì la prima incursione nella villa della famiglia Rigato, poi, mercoledì, altri due colpi. Via Papa Giovanni XIII a Visnadello è nel mirino della criminalità. I ladri mercoledì hanno colpito tra le 17.30 e le 18.30 due ville. In un caso sono stati messi in fuga dall’allarme, nell’altro sono riusciti a fare un bottino da qualche migliaio di euro. Stando ad alcuni elementi di indagine, sono tre gli uomini ad aver agito.
Dopo il primo colpo fallito, sono riusciti a scassinare una finestra dell’abitazione della famiglia Tommasin. Appena entrati anche in questo caso è scattato l’allarme, e i ladri sono riusciti a disattivare quello interno. Ma le sirene all’esterno hanno continuato a suonare. I malviventi hanno rovistato nella camera, riuscendo a rubare alcuni orologi di valore. Presi questi, sono scappati facendo perdere le proprie tracce. La casa era vuota al momento del colpo, e Claudio Tommasin ha appreso del furto quando era ancora in corso, grazie al collegamento dell’allarme al suo cellullare. È partito immediatamente dal lavoro per rincasare, consapevole che difficilmente si poteva trattare di un falso allarme, visto l’episodio del giorno prima. Ma i ladri sono stati più rapidi. «Quello che terrorizza è pensare a cosa sarebbe potuto accadere se a casa ci fosse stato qualcuno. Sono sposato e ho due figli, cosa avrebbero fatto i ladri?», si chiede Tommasin «non ci resta anche andarcene dell’Italia, ormai non siamo più protetti. Anche se i carabinieri beccassero questi ladri, non si farebbero nemmeno un giorno di carcere». Proprio mercoledì mattina i carabinieri avevano arrestato a Villorba tre ladri dell’Est pendolari dei furti in casa. I colpi a Visnadello sono avvenuti nel pomeriggio, quindi le gang sono più di una. In questo caso però l’azione è stata ripresa da telecamere e le immagini sono state consegnate alle forze dell’ordine. A Visnadello è emergenza, «è necessario segnalare i movimenti sospetti», è l’appello del consigliere Marco Della Pietra, «anche quando si pensa non sia nulla di grave».
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