All’adunata di Biella festa per tremila alpini trevigiani. E ora tocca a Conegliano

Da Treviso e provincia la carica delle penne nere accompagnate da 40 sindaci. Passaggio di testimone verso la Triveneta in programma a giugno nella Marca. Il presidente dell’Ana di Treviso Giacomin: «Accoglienza dei piemontesi molto calorosa»

Francesco Dal Mas
La sezione di Treviso all’Adunata nazionale di Biella
La sezione di Treviso all’Adunata nazionale di Biella

Centomila alpini hanno sfilato a Biella per la 96ª Adunata nazionale e tra loro anche 3 mila alpini Penne Nere trevigiane, applaudite, a bordo sfilata, da almeno altri 2 mila tra familiari e amici.

«Un’accoglienza molto calorosa, quella dei piemontesi» riconosce Franco Giacomin, presidente della sezione Ana di Treviso, presente con oltre 1.500 alpini, accompagnati da una quarantina di sindaci. «Voglio immaginare che con noi sindaci, oggi, ci sia anche una Penna Nera in più, Giancarlo Gentilini» afferma commosso Mario Conte, il primo cittadino di Treviso.

Pochi i sindaci (o loro sostituti) rimasti a casa: in tanti hanno accompagnato le quattro sezioni di Conegliano, Vittorio Veneto e Valdobbiadene, oltre a Treviso. Applausi per Mirella Balliana, sindaco di Vittorio Veneto, quando dall’altoparlante è stata ricordata la città medaglia d’oro alla resistenza. E molto applaudita è stata anche una new entry, lo striscione delle sezioni di Conegliano, Valdobbiadene, Vittorio Veneto con la significativa scritta “Alpini e territorio patrimonio dell’Umanità. Storia, cultura e speranze da condividere”.

«La più efficace sintesi del motto dell’Adunata quest’anno» ha subito commentato Nicola Stefani, il poeta alpino di Pieve di Soligo che dà voce alla sfilata.

L’ex presidente vittoriese, Francesco Introvigne, fa notare un’altra curiosità: «I muli del reparto Salmerie non sono più 4, ma 5, perché è arrivato Tamburrino, l’ultimo acquisto di Antonio De Luca. Per la prima volta, in sfilata anche il baby mulo».

Francesco Botteon, presidente della sezione di Conegliano, svela che nei tre giorni dell’Adunata ha raccolto un sacco di adesioni, da tutta Italia, come pure dall’estero, per il raduno Triveneto nella città del Cima, a metà giugno. A dare l’appuntamento a Conegliano sono stati anche numerosi sindaci, in testa Fabio Chies, in forte sodalizio con l’Ana. E Luciano Fregonese, primo cittadino di Valdobbiadene, a fianco del presidente sezionale Massimo Burol, è stato ovviamente invitato a Biella, «ma anche in altre città, proprio dagli alpini, per portare le sue passeggiate». È toccato ad un altro trevigiano, il presidente nazionale dell’Ana, Sebastiano Favero, fare chiarezza sull’insulto di chi ha lanciato “Faccetta nera”. «Episodi come quello diffuso online, non hanno nulla a che vedere con il significato e i valori propugnati da quasi 105 anni dalle 320 mila penne nere associate all’Ana».

Agli alpini trevigiani, in particolare a quelli di Conegliano, ha dato appuntamento il presidente della Regione, Luca Zaia. «Ovviamente non potrò mancare al Raduno Triveneto. Per ribadire ancora una volta che gli alpini, se non ci fossero, bisognerebbe inventarli: non fosse altro per la solidarietà e l’umanità che garantiscono».

«Sempre esempio di onore, senso del dovere, umanità e dedizione», il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un saluto affettuoso è giunto anche dal neoeletto papa Leone XIV, che attraverso Edgar Peña Parra, sostituto per gli Affari generali, ha espresso «vivo apprezzamento per la significativa opera in favore della collettività, specialmente nelle tragedie che colpiscono il Paese». 

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