Banca Treviso in Volksbank l’incorporazione è ufficiale

TREVISO. Inalterato il numero di dipendenti, proprio come il livello salariale.
A garantirlo il direttore generale di Banca Popolare Volksbank Johannes Schneebacher. Ieri si è chiuso il processo di incorporazione di Banca Popolare di Marostica in Banca Popolare Volksbank, con l’ultimo atto: Banca di Treviso, originariamente controllata da Banca Popolare di Marostica, fa ora ufficialmente parte di Banca Popolare Volksbank.
«Grazie a questa aggregazione definitiva, Volksbank rafforza la sua presenza e visibilità in Veneto. In maniera capillare in tutta la provincia di Treviso», spiega il direttore generale.Nel concreto il piano di fusione prevede l'acquisizione da parte di Volksbank delle 61 filiali di Marostica con la somma dei mezzi amministrati che sale così a 15 miliardi.
I clienti saranno in totale 250 mila in 8 province con oltre 56 mila soci. «Ora l’istituto alto atesino conta 193 filiali, più di 56 mila soci e circa 1.450 collaboratori».
Nello specifico con l’integrazione di Banca Treviso finiscono nella squadra di Volksbank 11 nuove filiali e circa una sessantina di collaboratori, della provincia di Treviso. «Il nostro impegno quindi, anche per le provincie di Vicenza e Treviso, consisterà sempre più nel migliorare la qualità di vita dei nostri clienti, attraverso soluzioni semplici e sostenibili», continua il direttore generale Schneebacher. Nelle scorse settimane i sindacati in fermento avevano denunciato la questione stipendi. Oggetto del malcontento la decisione della Fabi (Federazione autonoma bancari italiani) di firmare con la banca un verbale che lascia completa discrezione aziendale di operare - in deroga al Jobs Act - l'armonizzazione degli stipendi delle lavoratrici e dei lavoratori di Banca di Treviso con accordi individuali ad esclusivo giudizio aziendale. «Non c’è nulla di cui preoccuparsi», ha continuato il direttore generale, «è una questione di giustizia nei confronti degli altri colleghi. Abbiamo deciso di armonizzare la composizione di tutti i salari. I dipendenti di Banca Treviso non avevano il contratto integrativo. L’abbiamo aggiunto. Il risultato è che la composizione dei fattori cambia, ma la somma no. Gli stipendi non verranno toccati».Probabile invece qualche ritocco nel prossimo futuro sul numero delle filiali e composizione delle filiali. «Opereremo una riorganizzazione della rete: c’è qualche sovrapposizione. Chiuderemo delle strutture e ne apriremo altre in alcune zone che noi riteniamo strategiche in provincia», conclude il direttore generale, «un’operazione che non avrà conseguenze sui livelli occupazionali».
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