«Banca Marca finanzia sale bingo»

I bond di Banca della Marca finiscono in parlamento. Gli interventi finanziari dell’istituto di credito di Orsago sono finiti sotto la lente d’ingrandimento di Fratelli d’Italia, con la scoperta di un’emissione di mini bond di 30 milioni di euro a favore delle Milleuno Bingo Spa, leader a livello nazionale della gestione di sale bingo, slot e videolottery. «Ho consegnato all’onorevole La Russa tutta la documentazione sul caso», dichiara Marina Buffoni, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, «affinché venga presentata un’interrogazione parlamentare sul caso. L’avvio di un’attività ispettiva è motivata da un articolo di Fabio Bolognini, ad di Linker Srl e già vicedirettore generale di Unicredit». Buffoni è così venuta a conoscenza di un’operazione sicuramente legale ma definita non molto «etica», anche in virtù dei recenti “sconti” praticati nella legge di Stabilità al mondo del gioco d’azzardo. «Ho constatato», riprende Buffoni, «che una piccola banca trevigiana scambia un po’ di credito concesso con una sottoscrizione di obbligazioni emesse da un suo cliente che ha 3,6 milioni di liquidità e 3,1 di debiti bancari. È il caso di Milleuno Bingo Spa che ha lanciato una emissione di mini bond di 30 milioni di euro promossa da Banca della Marca. La stessa società nel 2012 ha messo in tasca 6 milioni di utile su meno di 60 di fatturato grazie al discusso e discutibile regalo offerto dallo Stato ai concessionari delle scommesse, che, seppure legalmente, si arricchiscono su ludopatie e illusioni di scommettitori». Milleuno Bingo, con sede a Zoppola, nel pordenonese, gestisce 29 sale bingo in Italia, - 2 nella Marca, a Treviso e a Conegliano - progettando nuovi investimenti. Ma Buffoni chiede spiegazioni “etiche”: «Se nel caso di Banca della Marca e il finanziamento per nuove sale bingo è l’esempio di nuovo credito alle imprese, si dovrà fare chiarezza sui casi in cui le piccole e micro imprese non trovano accesso al credito da quell’istituto».
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