Baffi da Hitler e cartelloni contro Miatto

VITTORIO VENETO. Contestazioni, l’altra sera, all’ultimo forum tra i candidati sindaco all’auditorium Dante. Quando ha parlato Miatto, un gruppo di sette giovani si è alzato mostrando un cartello con la scritta: “Il fascismo non è opinione. E’ reato”. Sottointeso il riferimento ai post di Tancredi Sforzin, ex candidato consigliere nella lista di Miatto, che si è dovuto dimettere proprio a seguito di quelle prese di posizione. I candidati, dal canto loro, hanno proceduto all’ultimo appello al voto. De Bastiani, per le civiche “Rinascita Civica” e “Partecipare Vittorio” ha invitato a portare avanti la difesa dell’ospedale e a mettere mano all’ampliamento della biblioteca civica. Marco Dus, candidato del Pd, di “Europei per Vittorio” e di “Vittorio Vive”, ha lanciato la proposta di una nuova fermata del treno in zona industriale di San Giacomo. Dus ha dato anche rassicurazioni sul teatro Da Ponte.
Antonio Miatto, candidato per il centrodestra, ha confermato che vuole rivedere i sensi unici, nella prospettiva soprattutto di “sbottigliare” Ceneda. Si è inoltre impegnato per portare a termine il piano di assetto del territorio. Valerio Petterle, di “Grande Nord”, ha proposto la costituzione del biodistretto dei produttori del biologico. Michele Toffoli, candidato di “Forza Vittorio” e “Vittorio in movimento” ha suggerito la nomina di un direttore che coordini l’attività dei musei comunali e che questi si convenzioni anche con quelli della curia.
A Ceneda da segnalare un altro attacco al candidato della Lega: i manifesti elettorali affissi ai tabelloni sono stati modificati a pennarello in modo da disegnargli “baffetti alla Hitler”, chiaro riferimento alla presenza di Sforzin nelle sue liste (il candidato, ricordiamo, si è però detto indisponibile alla elezione). Nei giorni precedenti, via web, altri attacchi erano giunti al candidato leghista, mentre la Lega denuncia anche la distruzione o il danneggiamento di manifesti elettorali. —
Francesco Dal Mas
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