Badge e tornelli la svolta del Pio X «Estranei fuori e stop ai registri»

Da novembre la tesserina ai 700 studenti di medie e liceo  Il provveditore: idea all’avanguardia ma difficile da esportare
ZAGO . AG.FOTOFILM TREVISO PIO X° I TORNELLI ALL'INGRESSO
ZAGO . AG.FOTOFILM TREVISO PIO X° I TORNELLI ALL'INGRESSO



Niente estranei a scuola e più sicurezza. Al Pio X di Borgo Cavour sono arrivati i tornelli. L'immagine, così, diventa la stessa che ci si può trovare di fronte in aeroporto, o allo stadio. Eppure siamo in un istituto scolastico. Peraltro in uno degli istituti per eccellenza di Treviso, visto anche l'ormai imminente traguardo dei cent’anni di storia, che verrà festeggiato nel 2020.

All'ingresso del Pio X i tornelli fanno da spartiacque tra chi può accedere all'istituto e chi no, il quale, eventualmente deve identificarsi rivolgendosi alla portineria.

Al momento stanno utilizzando i varchi solo insegnanti e personale scolastico, a cui è stata fornita un'apposita tesserina magnetica per sperimentarne il funzionamento. Per la prima settimana di novembre dovranno abituarsi alla nuova modalità di accesso i circa 700 alunni delle medie e del liceo, che non paiono comunque spaventati da dover varcare ogni mattina uno dei due accessi sbarrati all'altezza della vita. Anzi.

«I ragazzi sono in trepidazione, non vedono l'ora di partire. La comunicazione gli è già stata data ma dovremo anche educarli, a un buon utilizzo e soprattutto a non creare intoppi nei momenti di afflusso e deflusso dalle aule. A loro consegneremo le tessere nelle prossime settimane», spiega il preside del Pio X Simone Ferraro, «dietro a questo intervento ci sono però fondamentali aspetti di sicurezza. Negli ultimi anni, di fronte a più normative, non possiamo restare indifferenti: siamo stati costretti ad alzare il livello di attenzione».

Il preside entra ancor più nel dettaglio: «Questa riflessione insieme ad altri aspetti di ammodernamento che portavamo avanti da tempo, ci ha portato a compiere delle nuove azioni legate alla gestione integrata e alle attività didattiche, in particolare il registro elettronico ma anche tutti gli altri pacchetti connessi, come i ricevimenti docenti». I ragazzi del Pio X, infatti, dovranno prima passare il proprio badge al tornello e, pochi metri più avanti, su uno dei moderni totem – arrivati anche questi con l'avvio dell'anno scolastico – verrà registrata la loro presenza a scuola. Per gli esterni, genitori compresi, c'è prima "l'accettazione" in portineria, e successivamente l'eventuale accesso alla scuola da un ulteriore tornello, proprio a lato della portineria. Il tutto, ovviamente, se autorizzato perché motivato da un'emergenza o da un appuntamento con il personale docente.

Con questa operazione il Pio X intende scongiurare l'ingresso a scuola di estranei o malintenzionati, sia durante sia fuori dagli orari di lezione (sono molte, d'altronde, anche le attività svolte nel pomeriggio). E questo visto che lo stesso Pio X, a maggio di quest'anno, subì il furto di un computer. Se ci fossero stati i tornelli, probabilmente, lo spiacevole episodio si sarebbe potuto evitare. «Anche quel fatto, seppur isolato, ci ha fatto optare per la scelta della gestione degli ingressi con i tornelli.

E, dopo l'attivazione del registro elettronico, effettuata ormai sette anni fa, possiamo dire di aver fatto un ulteriore salto in avanti: una piccola-grande rivoluzione per la nostra scuola, sempre più all'avanguardia per quel che riguarda le tecnologie e l'informatizzazione» aggiunge il preside, affiancato da Paola Paladin, coordinatore generale della scuola.

L'investimento per l’acquisto dei tornelli non è stato indifferente. Tantomeno quello per l'installazione dei tornelli e del relativo sistema di gestione, attivato anche grazie al supporto dell'azienda trevigiana Came. «È inutile nasconderlo: come scuola paritaria abbiamo un'autonomia di spesa diversa rispetto alle realtà statali, che ci permette soprattutto di poter fare delle scelte significative verso cui indirizzare l'istituto.

Quella dell'informatizzazione è una delle priorità scelte dal Pio X. Vogliamo far lavorare tutti con strumenti all'avanguardia. E in totale sicurezza» conclude il dirigente Ferraro. Il Pio X, al momento, è tra le prime scuole in Italia –pare addirittura la prima in assoluto – a sperimentare l'utilizzo dei tornelli.

«Per le realtà pubbliche tutto ciò rappresenta effettivamente un sogno» è il commento sull'iniziativa del Pio X di Barbara Sardella, provveditore di Treviso. Ragionando su più vasta scala, il provveditore Sardella aggiunge: «Credo che la scelta del Pio X sia un'esperienza positiva, ma al momento difficilmente applicabile in altre realtà scolastiche, in cui comunque il rilevatore delle presenze è già attivo.

La questione vigilanza e sicurezza, che in buona parte i tornelli vanno a sostenere, nelle nostre scuole è demandata ovviamente al personale, di cui ben si conoscono le difficoltà a livello di organico». —



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