Badante bruciata viva il marito la riporta a casa

REFRONTOLO
Myroslava Dutchak, la badante morta arsa viva in via Colvendrame giovedì pomeriggio, ritorna a casa. La sua famiglia verrà a prendere la salma dall’Ucraina, probabilmente già oggi. La donna, 41 anni, aveva lasciato marito e due figli al suo paese nell’Est. Il referto del medico legale imputa la morte alle gravi ustioni riportate. E’ stato sufficiente l’esame esterno del corpo, l’autopsia non è stata eseguita. «Mio fratello stava parlando in giardino con una conoscente, poi ad un tratto ha sentito odore di un fumo acre. L’ha trovata riversa a terra dietro la casa, tutta bruciata, respirava con un filo di fiato appena. E’ mancata subito dopo». Così l’84enne Giuseppe De Luca, l’assistito di Myroslava, ricostruisce il momento drammatico in cui il fratello Pietro ha trovato la donna bruciata sul retro dell’abitazione dove entrambi vivevano, in via Colvendrame, tra le colline del solighese. Erano da poco passate le 15 di giovedì pomeriggio, l’ucraina si apprestava a bruciare una piccola pira di immondizie in un secchio. Una faccenda domestica che sbrigava spesso. Non si è capito se Myroslava abbia utilizzato alcol o benzina, sta di fatto che i suoi vestiti in materiale acrilico, facilmente infiammabili, hanno preso fuoco trasformandola in una torcia e uccidendola per le gravissime ustioni. Forse un’improvvisa vampata scaturita dal secchio. E’ bruciata senza un grido, senza chiamare aiuto. I fratelli De Luca non hanno sentito niente, i vicini nemmeno. Pietro De Luca l’ha trovata perché insospettito dal fumo acre: era lì, dietro la casa, caduta a terra sulla pancia, bruciata viva. Non è rimasto che chiamare i soccorsi ma la donna non ce l’ha fatta. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri di Vittorio Veneto. «Era una brava donna, svolgeva il suo lavoro con dedizione, scrupolosamente – racconta Giuseppe, assistito dalla donna perché invalido e bisognoso di cure ospedaliere – Sono sconvolto da quanto è successo, sentirò la sua mancanza. La faremo senz’altro ricordare con una messa nella nostra chiesa. Poi, appena sarà possibile, daremo un segno della nostra vicinanza alla sua famiglia». Myroslava Dutchak era una donna nel fiore degli anni, sembra impossibile che il fuoco di una piccola pira di rifiuti possa esserle stato fatale. Era in Italia da una decina di mesi, a breve la sua posizione lavorativa sarebbe stata regolarizzata. Aveva appena incominciato a farsi conoscere a Refrontolo, poi il drama.
Alberto Della Giustina
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