Atti sessuali con minorenni, condannato a 2 anni l’ex allenatore di Futsal Giorgione
Relazioni con due allieve sedicenni, una terza avvicinata: fu denunciato dalla madre. La difesa: «Erano consenzienti»

CASTELFRANCO. Due anni di reclusione per avere intessuto una relazione con due calciatrici sedicenni, giocatrici della squadra che lui (quarantenne) seguiva come vice allenatore e assistente tecnico. Per il codice penale si è trattato di atti sessuali con minore. Un reato. Così, ieri, il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Venezia Gilberto Stigliano Messuti ha condannato Peter Priamo, 41enne di Loria, tecnico informatico ed ex collaboratore del Futsal Giorgione (la società aveva subito preso le distanze dall’uomo, del tutto estranea a quanto accaduto fuori dal complesso sportivo).

È stata così confermata dal giudice la richiesta di condanna avanzata dal pubblico ministero Giorgio Gava, a conclusione del processo di primo grado a carico dell’uomo, finito sotto indagine per atti sessuali su minori, possesso di materiale pedopornografico e adescamento (l’articolo del codice che punisce chi tenta di carpire la fiducia del minore attraverso artifici, lusinghe o minacce).
l’accusa
Secondo l’accusa, infatti, Priamo è colpevole di avere adescato due giovanissime giocatrici ed avere avuto rapporti con loro: relazioni consenzienti, da parte delle ragazze, sulle quali però (secondo l’accusa) avrebbe fatto valere il suo ascendente di assistente sportivo. Inoltre, nel computer dell’uomo erano stati trovati alcuni video e foto con ragazzi molto giovani.
«Lui è un tecnico informatico, collega ai propri computer quelli dei clienti che deve riparare, si tratta di file che non ha scaricato lui direttamente», la difesa dell’avvocato Simone Vianello, «e comunque non si tratta assolutamente di bambini, ma di giovani che possono sembrare non minorenni. Comunque siamo soddisfatti perché due anni era la pena che avevamo patteggiato con il pubblico ministero Gava e che poi il primo giudice per le udienze preliminari aveva ritenuto non congrua. E ora è stata confermata. Nessuno ha messo in dubbio che si sia trattato di rapporti consenzienti con le due ragazze».
i rapporti sessuali
Secondo la ricostruzione della Procura di Venezia, l’ex allenatore di calcio a cinque femminile avrebbe avuto rapporti sessuali con due giovani calciatrici trevigiane. Una terza giovanissima, veneziana – in questo caso, non una calciatrice – sarebbe invece stata adescata con delle lunghe chat durante le quali lei gli aveva mandato anche una foto senza veli: da qui era partita l’inchiesta, dopo che i messaggi erano stati scoperti casualmente dalla madre della ragazzina.
Nel tempo, Peter Priamo ha risarcito con 11 mila euro le famiglie delle parti civili. —
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