Attentato incendiario nella zona della movida A fuoco il locale Rdka

È di origine dolosa l’incendio scoppiato, nella notte di ieri, all’interno del locale Rdka (o Radika), in via Fonderia a Treviso. Due malviventi, a volto coperto, sono entrati, attraverso il cortile, nel retro e, dopo aver forzato una porta antipanico, hanno avuto accesso all’interno del Rdka. Una volta dentro, i malviventi hanno cosparso la benzina della tanica che avevano portato con loro, sul bancone del bar, hanno dato fuoco e sono fuggiti. Un blitz ripreso dalle telecamere esterne ed interne al locale. Il tempestivo intervento dei pompieri ha permesso di spegnere le fiamme prima che il fuoco si propagasse all’interno locale. Ora la polizia sta indagando sull’inquietante episodio accaduto nel cuore della movida trevigiana. Si indaga a 360 gradi per capire i retroscena dell’episodio. I titolari del locale, residenti tra Jesolo e Camposampiero, sono stati sentiti nella stessa giornata di ieri, in questura, dagli agenti della squadra mobile.
IL BLITZ NOTTURNO
Mancano pochi minuti alle 2 della notte di ieri quando due malviventi, a volto coperto e vestiti di scuro, arrivano a piedi nel piazzale del locale notturno, dove si affacciano anche una palestra di fitness e la coloreria Camolei, dell’ex assessore all’urbanistica della giunta Manildo (proprietario dei muri del locale). I due si dirigono verso il cancello attraverso il quale si accede al retro. Dopo aver spezzato il lucchetto con un tronchese, i malviventi aggirano l’edificio e, “armati” di piede di porco, iniziano a forzare una delle porte antipanico sul retro del locale notturno. I malviventi si muovono con scaltrezza e rapidità, come si vede dalle telecamere che inquadrano il blitz incendiario. Dopo aver forzato la porta sul retro, i due malviventi svuotano il contenuto di una tanica di benzina o comunque di una sostanza accelerante sul bancone del locale. Infine si danno alla fuga a piedi e fanno perdere le tracce. Ma è l’allarme anti-intrusione della porta forzata nel retro, collegata con la centrale operativa della questura, a mandare all’aria il piano.
l’allarme nella notte
I vigili del fuoco, infatti, allertati dalla polizia, arrivano in pochi minuti in zona Fonderia. Il rapido intervento permette di circoscrivere le fiamme ed evitare che il locale venga distrutto dal rogo. Gli agenti della squadra volante, intervenuti per primi sul luogo del rogo, capiscono subito, dalle tracce trovate nella zona attorno e all’interno del locale, che si è trattato di un gesto doloso e fanno intervenire sul posto i colleghi della Scientifica che hanno lavorato fino all’alba per cercare tracce organiche dei due incendiari. Ad agire, sono state comunque persone scaltre che hanno pianificato il blitz a tavolino. Hanno studiato il luogo nei minimi dettagli ed hanno portato tutti gli strumenti per l’azione incendiaria. Hanno usato guanti e berretti per evitare di lasciare tracce sul luogo dell’attentato.
le indagini
Gli agenti della squadra mobile hanno sequestrato l’immobile su disposizione del pubblico ministero di turno Massimo Zampicinini. In questura, nella mattinata di ieri, sono stati sentiti i gestori del Rdka, Alex e Thomas Visentin e Riccardo Checchin (appartiene alla loro cordata anche la gestione del King’s). Poco trapela di quanto dichiarato agli investigatori.
Si sa soltanto che si indaga a 360 gradi. Nulla è lasciato al caso. Si indaga su possibili nemici, invidie professionali, screzi con qualche personaggio del passato lavorativo. Nessuna minaccia, comunque, ricevuta dai titolari dopo l’apertura del locale in Fonderia.
Non è escluso che ad agire, nella notte di ieri, siano due malviventi, pagati dal mandante. Non ci sarebbero ombre sul passato dei titolari. Il locale era stato aperto lo scorso autunno a Treviso ed era incappato in un guaio con la polizia amministrativa della questura che aveva rilevato come il locale fosse adibito a discoteca senza avere le autorizzazioni necessarie: la struttura era stata pertanto temporaneamente chiusa in attesa delle regolarizzazioni. —
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