Asilo nido, guerra nel Carroccio

CASTELFRANCO. Nido comunale, guerra interna alla Lega sul destino dell’istituto. La Tana del Lupo, l’asilo di via Largo Asiago, è il tema su cui si sta consumando una nuova battaglia interna al Carroccio castellano. Una bagarre che riguarda il futuro del nido, meglio il personale del nido. Attualmente a occuparsi dei trenta bimbi iscritti ci sono 7 educatrici, di cui 3 dipendenti comunali e 4 socie di una cooperativa esterna: la Cooperativa Stella, presieduta da Oscar Trentin, militante castellano della Lega. Anche la coordinatrice educativa del nido, la dottoressa Angela Agostini, presta servizio attraverso la cooperativa. Cosa accadrà nel prossimo anno scolastico, ovvero da settembre in poi? Se ne discuterà domani alle 18 nella commissione consiliare III "Sanità, Servizi alla persona e Politiche per la famiglia e per la casa" convocata su questo tema. La volontà della maggioranza leghista, tuttavia, è di procedere con un bando pubblico per selezionare una nuova cooperativa che a partire da settembre andrà a gestire tutto il personale del nido (le tre educatrici dipendenti comunali dovrebbero essere riassegnate ad altri incarichi all'interno del Comune). Un bando di selezione su standard europei che di fatto metterebbe fuori gioco la stessa Stella, piccola cooperativa con 35 insegnanti che non avrebbe i requisiti per partecipare a un bando scritto secondo gli standard europei. Se così fosse, da settembre il personale del nido potrebbe cambiare, compresa la coordinatrice educativa. Trentin non le manda a dire ai colleghi del Carroccio. «Il nido castellano è riconosciuto come nido d'eccellenza», spiega Trentin, «se si decidesse di fare un bando europeo, la cooperativa Stella non avrebbe i numeri per partecipare e il servizio sarebbe assegnato ad un'altra cooperativa. Magari una coop lontana, che nulla a che fare con il territorio... Sarebbe una scelta di discontinuità che manderebbe in fumo il lavoro di due anni di convenzione, che ha permesso di raggiungere standard d'eccellenza, oltre a un risparmio notevole sulla spesa per il Comune. Di questa eventualità i cittadini devono essere consapevoli, soprattutto lo devono sapere i genitori dei bimbi. Nel caso di un bando europeo, la coop Stella non parteciperà e il nostro personale troverebbe posto negli altri istituti in cui siamo impegnati, ovvero l'Umberto I e il nido comunale di San Vendemiano».
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