Asili nido ormai semivuoti il Comune cerca bambini

Più conveniente scegliere le strutture di Conegliano per i genitori di altri paesi Prorogato l’accordo con Santa Lucia di Piave, ne verranno stipulati altri
Di Andrea De Polo

CONEGLIANO. Conegliano ha gli asili nido troppo grandi, i Comuni limitrofi (spesso) non li hanno affatto. Le famiglie di Conegliano sono avvantaggiate nel pagamento delle rette, quelle di Santa Lucia (o di San Pietro di Feletto, o di Susegana, per esempio) devono pagare di più per poter usufruire del servizio nella Città del Cima. Così il Comune di Conegliano ha pensato di riempire i suoi nidi con i bambini (anche) degli altri paesi, che pagheranno le stesse tariffe di quelli residenti in città. L’accordo era stato sottoscritto con Santa Lucia un anno fa in via sperimentale, e ora è stato esteso fino al 2021 visto il buon esito dell’iniziativa. Nel frattempo, l’amministrazione coneglianese cercherà di stringere accordi identici con altri Comuni limitrofi. «Il caso di Santa Lucia ci ha fatto capire che questa è la direzione giusta per il futuro» spiega l’assessore coneglianese responsabile del progetto, Gianbruno Panizzutti. Santa Lucia non ha asili nido comunali, Conegliano ne ha due: il Panizza e il nido Zamboni. Quest’ultimo, in particolare, un anno fa registrava diversi posti liberi. Una famiglia non residente a Conegliano che volesse portarci il suo bambino dovrebbe pagare come se il proprio reddito Isee fosse due fasce sopra l’equivalente di una famiglia di Conegliano, in modo da avvantaggiare i residenti in città. Se questi ultimi, però, non bastano a riempire il nido, non ha senso penalizzare gli altri. «Così abbiamo deciso che i bambini di Santa Lucia avrebbero pagato come quelli di Conegliano» continua ancora Panizzutti «e in questo modo i dieci posti che avevamo loro riservato sono andati subito esauriti. Le famiglie hanno apprezzato, e per noi non cambia nulla, anzi, riempire i nidi il più possibile ci permette di applicare economie di scala che migliorano il servizio. A fine luglio è scaduto l’esperimento, e due giorni fa abbiamo deciso di prorogarlo fino al 2021». Visto che anche con i dieci bambini di Santa Lucia rimangono posti liberi sia al nido Zamboni che al Panizza, Conegliano ora pensa di allargare la convenzione ad altri Comuni limitrofi sprovvisti di asilo nido comunale. Il servizio è molto richiesto, e in un periodo di crisi economica qualsiasi “sconto” a vantaggio delle famiglie è ben accetto da mamme e papà, alle prese con spese continue per la scuola dei loro figli. Conegliano, poi, è meta ambita, perché vicina (di solito) al posto di lavoro dei genitori. Ancora Panizzutti: «In questo senso stiamo avanzando la proposta ad altre amministrazioni, contiamo di riservare dei posti anche a bambini di altri paesi a partire dal prossimo anno scolastico».

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