Ascom Treviso, tensione per le passività: scontro al vertice fra Capraro e Sartorato

Treviso presenta il bilancio preconsuntivo e previsionale: «Dati record per servizi e utenti». Guerra su gestioni passate e passività da 1,3 milioni coperte da vendite di azioni

Dania Sartorato
Dania Sartorato

 

La due diligence disposta dai vertici nazionali di Ascom Confcommercio ha certificato una perdita di 1, 3 milioni per Ascom Treviso nei tre anni di esercizio fra 2021 e 2023, tutti coperti dalla vendita delle azioni Seac e dallo spostamento di fondi accantonati in passato.

La questione ha animato l’ultimo direttivo, innescando l’ennesimo scontro al vertice fra il presidente mandamentale, Federico Capraro, e la presidente dell’Unione Provinciale, Dania Sartorato, designata dalle categorie ed entrata subito in collisione con il numero uno del maggior mandamento (Treviso ha il 64, 5% di tutti i commercianti di Marca iscritti).

Federico Capraro
Federico Capraro

Ora sullo sfondo ci sarebbero anche le imminenti elezioni per la guida di Ascom Confcommercio Veneto – aperta la successione al padovano Patrizio Bertin – e c’è chi giura che nel totonomi (il veneziano Zanon, il veronese Arena o forse un outsider?) potrebbe entrare anche Sartortato, che però smentisce seccamente.

Lo scontro dell’ultimo direttivo è l’ennesimo che avviene a palazzo del Terziario, in via Venier. Da un lato la spaccatura fra maggioranza e minoranza nel mandamento, dall’altro la storica guerra fra i mandamenti di Oderzo e Castelfranco, alleati essendo quelli più liquidi, contro Treviso e Vittorio Veneto, coalizzatisi anch’essi.

A nulla sembra servita, dopo anni di stallo assoluto, la nuova composizione incrociata dell’Unione Provinciale, fra sedi e categorie, partorita dopo il commissariamento di Tullio Nenzi. Sintomatico proprio il copione dl direttivo di lunedì. Prima Capraro ha presentato il preconsuntivo 2024 e il previsionale, sottolineando i primati nelle uscite («record di servizi erogati»), nelle entrate («primato di utenti») e la diffusione territoriale, per lui «innovativa rispetto al «trevisocentrismo» del passato.

La sede di Ascom Treviso
La sede di Ascom Treviso

Ad accendere gli animi una lettera del consigliere Daniele Menegazzo, fiduciario e presidente della delegazione asolana, di aperto sostegno alla gestione Capraro e ai risultati di questi anni. Giorgio Rocchi, presidente di Federottica e primo grande oppositore della maggioranza pro Capraro, ha replicato duramente, rilanciando le accuse per la gestione finanziaria (peraltro, nella seduta precedente, era stato Riccardo Zanchetta, presidente di Fida, gli alimentaristi, ad attaccare la politica di Capraro). Contestando l’aver intaccato il patrimonio associativo con spese in gran parte «immotivate ed ingiustificate».

Toni durissimi, e posizioni distantissime. I bene informati sussurrano che settimane fa si era registrato l’ennesimo casus belli, davanti al notaio per una modifica statutaria. Il presidente Capraro era assente per il contemporaneo cda dell’associazione delle Colline Unesco – è consigliere – e senza i numeri di Treviso, anche del delegato Ghedin (che peraltro non poteva sostituirlo), mancava la maggioranza qualificata. Seduta saltata ed irritazione negli altri big del provinciale.

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