Artigiani: «I nostri viaggi inutili»

Associati in guerra per la trasferta: «Soldi buttati per ascoltare un trevigiano in Repubblica Ceca»
Di Renza Zanin
CONEGLIANO INAUGURAZIONE SEDE CONFARTIGIANATO SERGIO DE STEFANI PRESIDENTE MANDAMENTO CONEGLIANO fotocronaca conegliano confartigianato castelfranco rissa pieve di soligo
CONEGLIANO INAUGURAZIONE SEDE CONFARTIGIANATO SERGIO DE STEFANI PRESIDENTE MANDAMENTO CONEGLIANO fotocronaca conegliano confartigianato castelfranco rissa pieve di soligo

CONEGLIANO. È bufera tra gli associati di Confartigianato Conegliano. Al centro delle polemiche il corso organizzato per giunta e consiglio direttivo in Repubblica Ceca: Oltre 1000 km andata e ritorno e 3 giorni di viaggio per una quindicina di persone, completamente spesati dall’associazione, per partecipare a un corso sulla competitività tenuto proprio da un trevigiano, il segretario di Confartigianato Marca Trevigiana Francesco Giacomin. Ed è proprio questo che hanno digerito male alcuni degli artigiani del mandamento: che in tempi di crisi, spending review e tagli al personale si siano spesi i soldi della loro quota associativa per hotel, trasferta, convegno e quant’altro (compresa una cena a base di orso) per andare ad ascoltare in Repubblica Ceca non un relatore straniero, ma un trevigiano.

«Potevano benissimo organizzarlo a Conegliano, a zero spese, visto che il relatore è di San Polo», contesta qualcuno. Non è la prima volta che giunta e consiglio direttivo si spingono oltre confine. L’anno scorso la meta è stata Lubiana, quest’anno il corso si è tenuto invece in un hotel nella città di Ceský Krumlov, venerdì 14 e sabato 15 settembre con il rientro il giorno seguente. Dopo oltre una settimana le polemiche però non si sono ancora calmate. Tra i partecipanti c’è chi parla di «un incontro con un’importante valenza informativa e formativa», ma non manca chi ammette che «si è unito l’utile al dilettevole».

Da parte sua il presidente Sergio De Stefani difende l’iniziativa: «Noi abbiamo i consiglieri che prendono un gettone di presenza che fa ridere ed è abitudine da quando esiste l’associazione fare questo», spiega il presidente di Confartigianato Conegliano, «è stata un’iniziativa all’insegna della massima sobrietà, siamo andati in pullman e il prossimo anno andremo a Medjugorje per pregare che le cose che vadano bene». E De Stefani respinge anche le critiche sui costi: «Abbiamo fatto il minimo indispensabile anche per fare qualcosa che non costasse molto, che fosse sobrio e fosse giusto anche in rapporto al momento», dice, «abbiamo fatto il viaggio in pullman, non in aereo, l’albergo era paragonabile a un tre stelle e domenica a mezzogiorno abbiamo mangiato un panino».

Le polemiche però non sembrano sorprenderlo. «Abbiamo speso il minimo indispensabile per evitare di essere bersagliati dai soliti personaggi», aggiunge il rappresentate dell’associazione che precisa che il tutto si è svolto con l’approvazione del consiglio. «Noi ogni anno approviamo nel programma anche gli eventuali corsi e un limite di spesa per poter fare queste cose. È sempre stato fatto da quando esiste l’associazione ed esattamente dal 1947», continua De Stefani, «una volta addirittura andava via la giunta per conto suo con viaggi molto più importanti e il consiglio con viaggi meno importanti. Da quando sono presidente io ho unificato delle due cose con una riduzione della spesa». Al centro del convegno la competitività sotto diversi aspetti: dalle strategie agli scenari in tempi di crisi.

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