Arriva un altro El Greco L’adorazione in diocesi

“L’adorazione dei pastori” di El Greco, conservata nella chiesa parrocchiale di San Michele di Piave, a Cimadolmo, è stata trasferita per essere messa in esposizione al museo diocesano di Treviso, in concomitanza con la mostra, in corso a Ca’ dei Carraresi, sul grande pittore cretese Dominikos Theotokopoulos (Candia 1541-Toledo 1614), El Greco appunto, voluta da Fondazione Cassamarca e curata da Lionello Puppi e organizzata da Kornice, società di Andrea Brunello.
Il dipinto è stato chiesto alla parrocchia, quindi è stato prelevato e trasferito al museo diocesano di Treviso, dove verrà interessato anche da un intervento di pulizia e consolidamento. Ad annunciarlo è stato il parroco di San Michele e Cimadolmo, don Fabio Baracco, che dice: «È un’occasione preziosa perché il nostro quadro venga visto e valorizzato».
L’opera era stata scoperta a seguito di un accurato restauro, avvenuto nel 1996, su iniziativa del parroco di allora don Claudio Zuanon. Il dipinto tradizionalmente era stato attribuito a un autore ignoto del Cinquecento. A seguito della presentazione ufficiale del restauro, la sua foto venne pubblicata sul settimanale “La Vita del Popolo” e colpì l’attenzione del direttore del museo civico di Treviso, Eugenio Manzato. E fu proprio lui, a seguito di un attento esame e di un’accurata verifica svolta insieme alla Soprintendenza ai Beni artistici e storici del Veneto, ad attribuire l’opera al grande pittore cretese, che soggiornò anche a Venezia, fu discepolo della scuola del Tiziano e subì gli influssi dell’ambiente artistico di Jacopo da Bassano. Lo straordinario annuncio ufficiale avvenne a Treviso, palazzo Rinaldi, il 16 aprile 1998. Da allora, l’opera è riconosciuta ufficialmente anche dalla critica e per questo è stata ora voluta in mostra a Treviso, per essere esposta al pubblico.
Scriveva Manzato in quell’occasione: «Il dipinto è olio su tavola (80 cm. x 140 cm) in origine non destinata a una chiesa, ma adatta alla devozione privata, decorava forse una camera o un salotto in una casa veneziana. L’attribuzione a El Greco, in mancanza di firma e di documentazione, è possibile su base stilistica: il dipinto evidenzia infatti caratteristiche di stile tipiche di opere eseguite dall’artista nel corso del suo primo soggiorno veneziano, che gli studiosi collocano negli anni 1567-1570».
L’esposizione del quadro di El Greco a Treviso terminerà in aprile, quando terminerà anche la mostra a Ca’ dei Carraresi, poi il dipinto tornerà a San Michele.
Alessandro Viezzer
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