Arep, Codess vaglia conti e servizi

Il cda orfano delle fondatrici Lalla Benetton e Franca Pin, dimissionarie

Si allungano i tempi sul futuro assetto dell’Arep. Il cda dell’altra sera ha ufficializzato la proposta della Codess, che nei prossimi giorni, a quanto è trapelato, sarà in vista alla struttura convenzionata di Villorba per una due diligence e una nuova ricognizione sulle strutture della onlus di via Vazzole.

Il segno che l’associazione si è concessa un supplemento d’indagine, dopo l’iniziativa opzione per la società udinese Sereni Orizzonti, con cui era stata creata anche la nuova società di gestione, iscritta alla Camera di Commercio di Treviso l’11 dicembre, ma per ora inattiva.

In lizza, in ogni caso, c’è anche una terza opzione, quella della coop trevigiana Girasole.

Restano alla finestra, in attesa di vedere l’orientamento del cda di Arep, sia l’Usl 9, sia la Regione (gli assessorati alla sanità e al Welfare, ma anche le forze politiche). Non è un mistero che a vasti settori della maggioranza di centrodestra non piaccia l’opzione friulana. Così come sono in allerta i sindacati, che chiedono garanzie occupazionali e il mantenimento dei servizi. Ma il cda dell’altra sera ha segnato un momento storico per l’associazione: per la prima volta dopo la nascita di Arep, mancavano sia Lalla Benetton, moglie di Gilberto, che Franca Pin, prima consorte di Carlo. Non hanno modificato la loro posizione, come pure avrebbe voluto il presidente Giorgio Palesa che aveva congelato le loro dimissioni confidando in un «ripensamento»

Restano entrambe tra i soci fondatori, ma è innegabile che 31 anni dopo la fondazione di Arep - e nel 1983 l’ippoterapia per assistere i disabili era assoluta novità in Italia – la loro assenza non sia passata inosservata. Un passo indietro «fisiologico», dopo decenni di impegno continuo, teso a favorire il ricambio? Il segno della difficile congiuntura di Arep, che deve sopravvivere a una crisi finanziaria e che fatica a far quadrare i conti?

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