Apre FabLab, laboratorio per il popolo delle start up

VITTORIO VENETO. Addio alla raccolta differenziata? È presto per dirlo, ma al FabLab di Vittorio Veneto, che ieri ha tagliato il nastro, si sono presentati dei giovani imprenditori con un progetto da sviluppare: trasformare i rifiuti di casa in una risorsa, specificatamente in una materia prima da vendere, anziché da smaltire. E poi ci sono loro coetanei che hanno immaginato nuovissime attrezzature sportive che vogliono perfezionare proprio nei laboratori di quella che si presenta come una piccola H-farm in salsa vittoriese. Non mancano altri imprenditori che hanno inventato nuovi modelli di costruzione nell’edilizia, più rapidi, efficaci e meno costosi. «Queste sono soltanto le offerte degli ultimi giorni –fa sapere il coordinatore Alessandro Dal Col–, altre si stanno già materializzando». Per il taglio del nastro sono intervenuti, ieri, i parlamentari Simonetta Rubinato e Roger De Menech, oltre al sindaco Roberto Tonon con l'intera giunta. «Il FabLab Vittorio Veneto è nato dall'esigenza del territorio di avere un luogo che permettesse di dare espressione ad abilità, interessi, idee e progetti e dalla volontà di sei aziende (Bclever, 3Dad, Adat, Ghea Consulting, Tecnocad e Tepco) e quattro fabber (Carlo Tavian, Enrico Da Re, Federico Marcon e Marco Salatin) –spiega Dal Col–. Pensato come un grande spazio fornito di tutte le attrezzature necessarie per poter creare, è collocato in due sedi, concesse in comodato rispettivamente dal Comune e dall'Ipsia, che ospitano le due anime dell'iniziativa, il cui avvio è stato permesso anche tramite l'ottenimento di un finanziamento regionale ad hoc. All'Innovation Centre, oltre 400 mq al secondo piano del Palazzo delle Poste in viale Vittorio Emanuele II, 3 il popolo delle start up può trovare uno spazio coworking, attrezzato per il lavoro condiviso con la possibilità di affittare una postazione anche per brevi periodi, una sala formazione dotata di videoproiettore, una sala eventi, per manifestazioni, mostre, conferenze e altro ed un incubatore d'impresa che offre supporto nell'avvio di nuove attività grazie a spazi dedicati, consulenze tecniche e amministrativo-gestionali, servizi di formazione e un tutoraggio dedicato. All'Innovation Lab, 200 mq ai quali si può accedere da via Maschietto presso l'Ipsia, sono a disposizione un’aula informatica per corsi su tutto ciò che è inerente all'Open Source, alla modellazione 3D e alla programmazione di applicazioni informatiche ed un laboratorio con stampanti 3D a filamento, una macchina taglio laser, una fresa Cnc, strumenti tradizionali quali saldatori a stagno, oscilloscopi, alimentatori da banco, componenti e schede elettroniche per lo sviluppo, attrezzi da officina e falegnameria e molto altro. I giovani hanno incominciato a lavorare già prima dell'inaugurazione.
Francesco Dal Mas
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