Appartamenti ai trans nonna-maîtresse stangata

CONEGLIANO. Affittava appartamenti a prostitute e transessuali: condannata la nonna-maitresse. Protagonista una sessantenne di Martellago, colpevole (secondo il giudice) di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione: tre anni la pena inflitta alla donna, ma poteva andarle decisamente peggio visto che il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a cinque anni e sei mesi di reclusione (al netto dello sconto di un terzo della pena in virtù del rito abbreviato).
Per la donna, difesa dall’avvocato Fabio Crea, ora si prospettano però nuovi guai: il fisco chiederà conto degli introiti della sua “attività”. Nel corso delle indagini gli inquirenti hanno tentato di recuperare le somme guadagnate dalla donna, ma finora non è stato trovato alcun “tesoretto” a sua disposizione. Non è escluso, a maggior ragione in virtù della condanna emessa ieri e vista alcuni casi precedenti analoghi, che il nome della sessantenne finisca su un altro fascicolo, stavolta per evasione fiscale.
La donna affittava appartamenti, soprattutto in zona Conegliano e Mestre, a ragazze e transessuali che si prostituivano. Stando alle accuse formulate dalla Procura della Repubblica di Treviso, la maitresse si sarebbe occupata di organizzare un vasto giro di squillo alle quali avrebbe non solo fornito i luoghi dove poter lavorare in tutta tranquillità e riservatezza, ma avrebbe anche gestito gli annunci per promuovere le prestazioni sessuali a pagamento su giornali e siti internet specializzati in incontri a luci rosse. La donna non prendeva percentuali sulle prestazioni sessuali delle lucciole e dei transessuali, ma secondo il giudice era ben consapevole dell’attività di prostituzione, e ci lucrava.
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