“Angeliche”, patate del Montello e Palio «Denominazione comunale per tutelarle»

l’iniziativa
Un prodotto che merita la denominazione comunale (De. co.)? Le Angeliche dell’Offelleria Bernardi, storica pasticceria di Montebelluna le cui radici risalgono al 1877. Si tratta di dolcetti fatti con le nocciole delle Langhe che deliziano i palati ormai in tutta Italia e all’estero. Anche il capoluogo montelliano vuole avere la sua De.co. , ossia la denominazione che dà la patente di prodotto tipico di un territorio. Domani pomeriggio la prima commissione consiliare varerà l’istituzione della De.co. ed esaminerà il relativo regolamento che andrà poi all’approvazione del consiglio comunale.
Se Maser ha le sue ciliegie e il suo olio, se Pederobba mette in campo i suoi marroni del Monfenera e i fagioli borlotti nani di Levada, Montebelluna schiera le Angeliche e altri prodotti di nicchia.
Mezzo secolo fa avrebbe potuto schierare il fragolone, primizia che veniva coltivata in serra e che da Montebelluna prendeva la strada dell’Italia e della Germania, ma oggi il fragolone montelliano non c’è più. E allora ecco la pasticceria come possibile fiore all’occhiello della De.co., che infatti non è un marchio che può essere dato solo a prodotti della terra, ma può interessare pure prodotti agroalimentari che abbiano una tipicità territoriale e quindi Montebelluna è intenzionata a schierare le sue. Non si tratta di un marchio di qualità, ma attesta la tipicità di un prodotto legata a un determinato territorio. «Ci sono delle piccole produzioni che sono tipiche della zona», spiega il sindaco Elzo Severin, «a cominciare dalle Angeliche dell’Offelleria Bernardi, dolcetto tipico montebellunese che vengono ad acquistare anche da fuori Montebelluna. Poi mi piacerebbe inserire altri prodotti che non sono limitati al territorio comunale, ma a una sua fetta sì, come la patata del Montello. Poi mi piacerebbe inserire i chiodini del Montello, che sono diversi dai chiodini che si trovano altrove, ma non so se sia possibile. Ci sono inoltre altre piccole produzioni di nicchia che meritano di essere valorizzate. Quindi le Angeliche come prodotto di punta della De.co. montebellunese. Ma cosa sono?
«Si tratta di dolcetti fatti con le nocciole delle Langhe che hanno inventato una trentina di anni fa Bruno Cernuschi e sua moglie Alba», spiega Fabio Feltrin, titolare della pasticceria, «è un prodotto dal marchio depositato e registrato che mandiamo ormai in tutta Italia e anche all’estero». Stessa operazione potrebbe essere fatta anche per la treccia di Montebelluna, dolce inventato da un’altra pasticceria che oggi non esiste più, il Caffè Roma, ma che l’Offelleria Bernardi ha recuperato con qualche variante. E che dire dei vini? Ce n’è uno della Cantina Montelliana che è solo montebellunese: il 4.07 prodotto da uve resistenti. E visto che la De.co. in altre parti d’Italia è stata data a manifestazioni folcloristiche, ecco che di essa potrebbe fregiarsi anche il Palio del Vecchio Mercato. —
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