Andrea Pedrina annuncia la riapertura dell’Enfant Prodige

Le foto su Facebook per abituare i clienti al nuovo look«: Mascherine con il logo, guanti e meno coperti, ma la simpatia resta» 

TREVISO. «Verremo di sicuro, evviva!», hanno risposto in maggioranza i clienti del pub “Enfant Prodige” sul sondaggio lanciato in Facebook e riguardante la possibile apertura il 18 maggio. Il grande locale accanto alla chiesa Votiva di Treviso, nato nel 1992 e dal 2007 di proprietà di Andrea Pedrina, sta ultimando i preparativi. L’imprenditore trevigiano ha fondato la sua politica sulla valorizzazione dello “stare insieme” e dello “stare bene” come elementi fondamentali, pur in presenza di un cibo tradizionalmente “fast”, come il panino o la piadina, le patatine e una birra.

Come farete adesso con le nuove regole anti-contagio a mantenere questi standard?

«Sicuramente due cose non faremo: i famosi “turni”, costringendo le persone ad alzarsi; e non metteremo il plexiglass tra un tavolo e l’altro per guadagnare posti a sedere. Con le lastre trasparenti mi sembra di ridurre il locale a una mensa, invece la parola d’ordine qui è convivialità. Preferisco perdere coperti ma far sentire il cliente in uno stato di comfort».

A quanti posti dovrete rinunciare?

«Nella normalità il locale ospita 250 persone contemporaneamente: con la distanza di 2 metri tra i tavoli prevediamo di poter avere da 70 a 140 clienti, perché dipende se verranno single, o coppie o famiglie con l’autocertificazione, in quel caso potrò avere tavoli con quattro persone».

Camerieri con mascherina e guanti non creano “distanza” psicologica?

«Per abituare i clienti a questa nuova “immagine” di chi li servirà, sto pubblicando sui canali social le foto dei miei camerieri con la mascherina, in modo che si abituino fin da ora a vederli così; inoltre ho fatto fare delle mascherine ad hoc con il logo del locale per renderle più familiari. I guanti forse non saranno obbligatori in favore di una continua igienizzazione delle mani, ma se lo fossero ho indicato ai camerieri di cambiarseli bene in vista, in modo che i clienti ne siano testimoni, e di usare guanti ogni volta con colori diversi».

La riduzione di coperti porterà a tagli di personale?

«La mia politica è lavorare meno, ma lavorare tutti: quindi saranno ridefiniti gli orari, ma nessuno resterà a casa, anche perché considero che si tratti di una situazione transitoria».

Listini aboliti e sanificazione bagni: come farete?

«Abbiamo una clientela trasversale, che va dai 15 agli 80 anni, quindi non tutti saranno avvezzi alle tecnologie e a scaricarsi il menù sullo smartphone o a riceverlo via whatsapp: per loro avremo listini usa e getta. I bagni saranno sanificati a orari stabiliti con possibilità di intensificazione in base ai flussi tenuti sotto osservazione dal responsabile di serata».

I clienti verranno?

«Tutti vogliamo tornare a uscire alla sera e andare dove siamo sempre stati bene. Inoltre c’è la fiducia instaurata negli anni i clienti sanno che se riapriamo lo faremo secondo le regole». —

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