Anche la Cina censura la pubblicità Benetton

La Cina ha oscurato il bacio in bocca tra il suo presidente Hu Jintao e Barack Obama, nel fotomontaggio della provocatoria campagna pubblicitaria Benetton «Unhate». Anche se l’immagine resta raggiungibile sul sito ufficiale Benetton, è quasi impossibile incontrarla sul web del colosso asiatico, severamente controllato dal governo. Sul motore di ricerca Baidu -il più popolare in Cina- digitando le parole «Obama», «Hu» e «bacio» non si riesce ad accedere direttamente all’immagine, e un banner segnala che i contenuti ricercati non possono essere mostrati per ragioni legali. Risultato simile su Sina Weibo, una sorta di «Twitter alla cinese».
Tutti i principali media cinesi non pubblicano l’immagine nè la menzionano.
Fonti della Sarft, uno degli organi del governo cinese che controllano la censura, non hanno voluto commentare il caso, limitandosi a ricordare che in Cina sono proibite le campagne pubblicitarie che «veicolano messaggi negativi».
Per Pechino la campagna Benetton arriva in un momento particolarmente sensibile, sia sul fronte interno che su quello internazionale. Giusto un mese fa la riunione annuale del Plenum del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese ha avuto come tema le «politiche culturali», scatenando di fatto un nuovo giro di vite della censura sul web.
Questa settimana, inoltre, la visita di Obama in Australia e Asia ha rilanciato la rivalità geo-strategica con Washington. Anche per questo, il bacio in bocca tra Hu Jintao e Obama deve essere sembrato decisamente troppo agli occhiuti censori di Pechino.
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