Amazon chiede più tempo per il mega polo di Roncade. Un anno per avviare i lavori
In Comune la richiesta di posticipare l’avvio del cantiere, la nuova scadenza è aprile 2026. Il progetto per il secondo hub in provincia di Treviso vale 200 milioni, ci lavoreranno 2.700 persone nei periodi di punta

Amazon ha chiesto e ottenuto dal Comune di Roncade la possibilità di far slittare fino a un anno l’avvio dei lavori per la realizzazione del nuovo grande polo logistico tra Roncade e Meolo, all’altezza del casello dell’A4.
Ruspe e gru avrebbero dovuto muovere i propri primi passi in questi giorni, dopo che l’estate scorsa la trevigiana Tecta – per conto della società di Bezos – aveva avviato una lunga serie di operazioni per preparare il terreno alla realizzazione del polo. Terminati i lavori per spianare la grande area agricola a sud della Treviso mare, e conclusa la bonifica bellica, nulla si è più mosso.
Pare che i ritardi siano stati causati dalla complessità della procedura di gara per affidare il cantiere, milionario nei costi ma anche bisognoso di un solido contractor capace di muovere operai e soprattutto subappalti. Di qui i rallentamenti culminati poi, nelle scorse settimane, con il confronto ocn il Comune e la richiesta di una proroga.
«Abbiamo capito la situazione e non essendoci problemi abbiamo concesso un anno per l’avvio delle opere» ha spiegato il sindaco di Roncade Marco Donadel, «Il limite quindi si sposta più o meno al prossimo aprile, ma è anche possibile che serva molto meno tempo per arrivare all’affidamento dei lavori e quindi ala partenza del cantiere». Ci si è tenuti ampi con i margini.
Il polo
Nessun ripensamento da parte di Amazon, seppur le voci fossero circolate sia nel post Covid sia – soprattutto – quando la società ha deciso di fare un passo indietro dal progetto di apertura del polo logistico “di ultimo miglio” realizzato alle Stiore di Treviso nel 2021 e lasciato vuoto fino al 2024, quando l’ha concesso in affitto a lunga scadenza alla Debby Line, società che lavora nel campo della logistica per l’abbigliamento.
Il polo si farà e sarà così il secondo in provincia di Treviso, in tandem con quello a Riese Pio X, attivato anni fa e oggi sempre sotto la lente di ingrandimento della polemica per il numero di corrieri e la velocità del traffico.
Il progetto
Ha superato i vari passaggi autorizzativi e prevede la trasformazione di un’area di 231 mila metri quadrati di superficie con la modifica anche della viabilità esistente poco prima dello svincolo dell’A4.
Nel 2023 la richiesta di una variante in corsa: la riduzione complessiva dei volumi del capannone, che rimane lungo 316 metri e largo 188, ma potrebbe non superare i 20 metri di altezza. Una minore volumetria stimabile attorno al 15%.
L’investimento stimato è di oltre 200 milioni di euro che sul territorio dovrebbe portare a nuovi posti di lavoro – hanno sottolineato più volte i proponenti – indicando un picco massimo di 2.700 lavoratori in attività durante il periodo natalizio.
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