Altri sei mesi di cassa per Indesit

REFRONTOLO. Altri sei mesi (gli ultimi) di cassa integrazione in deroga. Sospiro di sollievo per gli ex dipendenti Indesit di Refrontolo, dopo l’incontro al Ministero del Lavoro il 23 dicembre. Fino al 30 giugno, saranno coperti dalla cigs. E non dovranno ricorrere, per ora, all’escamotage di farsi riassumere nello stabilimento di Comunanza (Ascoli), come proposto da Indesit, per ricominciare da zero con la cassa integrazione, e beneficiarne per altri due anni. Erano a forte rischio anche gli ulteriori sei mesi in deroga, che il Ministero ha concesso lunedì scorso: gli 8 ex di Refrontolo sembravano destinati alla mobilità. La decisione del dicastero del Lavoro è maturata soprattutto per aiutare lo stabilimento di Brembate (Bergamo), dove la partita delle riassunzioni è ancora aperta. Dei circa 50 ex dipendenti rimasti da ricollocare, ci sarebbe posto per una decina di lavoratori nel capannone dove la Effegi Pallets Spa ha trasferito la sua produzione. Un accordo molto simile a quello che ha portato la Sech Costruzioni Spa di Pieve di Soligo nella fabbrica ex Indesit di via Crevada a Refrontolo. Ma mentre a Bergamo il piano delle riassunzioni sta procedendo, a Refrontolo si è bloccato, e a oggi (a causa della diversa professionalità richiesta) nessuno è stato riassunto dalla Sech, né pare ci siano prospettive per il futuro. «Molto probabilmente, questa sarà l’ultima tornata di cassa integrazione» spiega Paolo Agnolazza, Fim Cisl. Dal primo luglio, gli 8 rimasti a casa sceglieranno se finire in mobilità, o fare le valige per Ascoli, dove ricomincerebbero da zero con la cig. Il piano sociale di Indesit offre diverse agevolazioni per chi li volesse riassumere. Andrea De Polo
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