Alberi sulle strade nella Marca. Palestra scoperchiata e la piena del Piave distrugge la ciclabile

Lunedì sera un altro nubifragio ha colpito la Pedemontana Raffica di interventi dei pompieri da Fonte a Vittorio Veneto

MONTEBELLUNA

La palestra di Biadene parzialmente scoperchiata, acqua all'interno del Palazzetto Legrenzi, via Storta a Montebelluna chiusa perché era diventata un fiume d'acqua. A Nervesa, il Piave ha distrutto il terrapieno della nuova ciclabile e sparso le tubazioni per tutto l’alveo. E ieri sera nuova ondata di maltempoo, con raffiche di vento che hanno fatto cadere alberi sulle strade a Onè di Fonte, Istrana, Cappella Maggiore, Colbertaldo di Vidor, Conegliano e Vittorio Veneto, creando gravi disagi alla circolazione e costringendo i pompieri a un nuovo tour de force.

LA PALESTRA DI BIADENE

Il vento domenica sera ha scoperchiato una parte del tetto della palestra presso la scuola media di Biadene a Montebelluna. Era costituito da onduline, il vento si è infilato sotto e ha letteralmente divelto alcuni metri di copertura strappando gli ancoraggi e mettendo allo scoperto il sottostante solaio. Conseguentemente ci sono state infiltrazioni d'acqua nell'edificio. Il danno alla palestra è stato scoperto ieri mattina e subito sono intervenuti tecnici ed è stata chiamata una ditta ad eseguire la riparazione. E sempre lì, nel giardino della scuola media, è stato sradicato un albero.

PALAZZETTO LEGRENZI ALLAGATO

Ieri invece la pioggia a Montebelluna ha costretto a chiudere per mezz’ora via Storta: l'acqua l'aveva completamente allagata. Ed acqua è entrata anche al Palazzetto Legrenzi e si è ripetuto sul Montello l'abbattimento di piante. E le spese della furia del vento sono state fatte anche dai pesanti tabelloni elettorali collocati per le prossime elezioni: sono stati rovesciati a San Gaetano di Montebelluna, a Caerano, a Crespignaga di Maser, vicino al campo sportivo, a Cornuda. I cavi telefonici sono stati abbattuti da una grossa pianta a Coste di Maser, vicino all'impianto semaforico sulla Bassanese, pure a Nogarè di Crocetta una pianta ha centrato i cavi dell'energia elettrica e provocato un black out anche in quella zona.

VIGNETI DECIMATI

Il vento ha pure provocato danni ai vigneti, tanto che vengono segnalati filari di viti gettati a terra dal vento a Maser, Asolo e Cornuda, danni che si sono aggiunti alla grandinata, per fortuna di breve durata, che ha colpito sabato la fascia Pedemontana. Vigneti però sono stati abbattuti anche in Sinistra Piave, nel Valdobbianese e a Refrontolo. Danni notevoli poi al patrimonio arboreo. A Montebelluna una grossa pianta che si trovava in quella parte del parco Bertolini su cui il comune di Montebelluna ha esercitato diritto di prelazione è caduta e ha ostruito la strada che fa parte del miniput, un grosso ramo ha ostruito parzialmente la Bassanese nella zona della rotonda da Jodo a Caerano.

NUOVA STRAGE DI ALBERI

Ieri sera, dunque, una nuova raffica di interventi dei pompieri per alberi caduti sulle strade. A Colbertaldo di Vidor e a Onè di Fonte, in via San Nicolò dietro la chiesa, i due interventi più impegnativi, con gli alberi che avevano totalmente ostruito la carreggiata stradale mandando in tilt la circolazione. Interventi anche in diversi Comuni del Vittoriese e del Coneglianese.

TERRAPIENO CANCELLATO

Il maltempo di domenica ha provocato anche la distruzione del terrapieno della pista ciclabile del Piave all’altezza del Bus del Tavaran a Nervesa. L’opera fa parte della costruenda pista che dovrebbe unire il centro di Belluno con Jesolo in un percorso di 220 km senza grandi dislivelli lungo il fiume sacro alla Patria. I lavori sono di competenza del consorzio Bim Piave, ma il Comune di Nervesa è ovviamente informato del progetto. «Si era solo in fase preliminare quindi quello che è successo non dovrebbe pregiudicare nulla» spiega il vicesindaco Andrea Ceotta. Già durante il posizionamento dei primi tubi Innocenti a Nervesa c’erano state critiche per il passaggio così basso sul letto del fiume. —


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