Al Vinitaly il raboso e l’olio prodotti dai giovani down

MARENO. Sono presenti al Vinitaly di Verona – che apre oggi i battenti – con il loro vino, la grappa e l’olio che hanno contribuito a realizzare. Sono i ragazzi dell’Aipd, l’Associazione italiana persone down di Treviso con sede a Mareno di Piave, ma attiva anche a Montebelluna, Treviso e Conegliano.
A loro è stato riservato un piccolo stand nello spazio istituzionale del Veneto, all’interno del padiglione 4, dove esporranno le bottiglie dei prodotti della cui realizzazione sono stati protagonisti.
Il progetto parte da lontano. Otto anni fa, in collaborazione con la Cantina Cecchetto di Tezze di Piave, i ragazzi hanno cominciato a diventare veri e propri vignaioli. Ogni anno raccolgono i frutti dei vigneti di raboso, l’ultima uva ad essere vendemmiata verso fine ottobre e novembre. Partecipano alla torchiatura e la cantina aiuta i ragazzi anche nel processo di vinificazione.
Con l’avvicinarsi della primavera i giovani dell’Aipd diventano anche protagonisti dell’imbottigliamento del vino e preparano le etichette, una diversa dall’altra e firmate, per rendere le bottiglie da loro prodotte uniche al mondo.
«È un vino realizzato totalmente da loro», dice Giorgio Cecchetto, della cantina. «Loro gioiscono della raccolta ed è con tanta felicità che presentano la bottiglia del raboso dell’ultima vendemmia 2012».
I ragazzi assistono anche alla preparazione della grappa alla distilleria Capovilla di Rosà, in provincia di Vicenza, preparando anche in questo caso le etichette per le bottiglie. Ma il progetto con i ragazzi dell’Aipd non finisce qui. Grazie alla collaborazione della cooperativa Tapa Olearia di Cavaso del Tomba, i ragazzi raccolgono le olive fra le colline del Maser e del Vittoriese, le portano ai frantoi e assistono alla loto spremitura. In tutto sono una quarantina le persone coinvolte nei diversi progetti.
«Il nostro intento è di far vedere a più persone possibili che i ragazzi possono essere inseriti nel mondo del lavoro», dice Maria Grazia Santolin, presidente dell’Aipd, sezione della Marca trevigiana. «Abbiamo già inserito una decina di ragazzi con contratti a tempo determinato e indeterminato in vari settori lavorativi e questo è il frutto del lavoro che abbiamo fatto».
Un gruppo di genitori dell’Aipd ha deciso, inoltre, di far nascere la cooperativa sociale “Vita Down” con obiettivo finale la realizzazione di un vero e proprio agriturismo, con sei camere e un servizio di ristorazione, gestito da persone Down. La sede c’è ed è Casa Vittoria a San Polo di Piave in via Casoni. Si sta progettando la ristrutturazione della sede. Per il momento sono attive le serre dove lavorano i ragazzi. Il punto vendita sarà aperto fra un mese.
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