Agriturismo “La rondine” Grigoletto al Consiglio di Stato

MOGLIANO
La famiglia Grigoletto non si arrende e ricorre al Consiglio di Stato: la querelle giudiziaria sul presunto abuso edilizio all’agriturismo “La Rondine” continua. I proprietari del rustico al civico 5 di via Bonisiolo, tra villa Braida e l’Hotel Double Tree, furono sanzionati il 2 ottobre del 2003 a pagare un’ammenda di 30mila euro. Fecero ricorso nello stesso anno, ma il pronunciamento del Tar del Veneto arrivò dopo oltre 15 anni: il 4 giugno del 2019. Nel frattempo i proprietari dell’immobile sono deceduti e l’addebito sanzionatorio ora grava sugli eredi. Il rustico adibito a B&b era gestito dal dottor Eligio Grigoletto, fondatore e direttore del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, e dalla moglie Elsa Bertolin. Uno dei figli, l’ex assessore del comune di Padova Stefano Grigoletto, commentando l’estate scorsa la sentenza non aveva escluso un eventuale appello al successivo grado di giudizio. E così è puntualmente avvenuto. Al comune di Mogliano è stata notificata a fine gennaio 2020 la notizia dell’ulteriore ricorso al consiglio di stato, la giunta giovedì scorso ha deciso di resistere in giudizio incaricando lo storico legale Antonio D’Alesio con un impegno di spesa di 9.500 euro. Stando a quanto avevano riferito gli attuali ricorrenti, la sanzione del comune sarebbe da ricondurre a «un errato calcolo di 68 metri cubi nel presentare i progetti». Con la sanzione da 30 mila euro, i proprietari si sono trovati a pagare a caro prezzo quello che asseriscono essere soltanto un errore materiale del professionista incaricato di redigere la documentazione tecnica di natura edilizia e urbanistica. Ora la vertenza si trasferisce a Roma, nella sede del consiglio di Stato: se per il pronunciamento di primo grado sono dovuti trascorrere 15 anni (con annessa compensazione delle spere di lite, «in ragione del carattere risalente della vertenza») è lecito sperare che per il definitivo verdetto l’attesa si riveli ben più breve. —
Matteo Marcon
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso