Affari d’oro per il finto immobiliarista di Conegliano: dovrà restituire oltre trentamila euro

Il professionista abusivo, non iscritto all’albo, ha concluso numerosi contratti di compravendita. Oltre al rimborso di tutte le provvigioni percepite, rischia una sanzione pecuniaria di 15mila euro
Marco Filippi

CONEGLIANO. Esercitava abusivamente la professione di agente immobiliare tanto da essersi assicurato provvigioni per oltre 30.000 euro. Ma gli uomini della guardia di Finanza di Treviso lo hanno scovato e pesantemente multato. È stato anche segnalato alla Camara di Commercio per l’avvia della restituzione delle provvigioni ai clienti. Protagonista della vicenda, un coneglianese di 68 anni che agiva per nome e conto del titolare di un’agenzia immobiliare.

L’INDAGINE

La scoperta degli uomini delle Fiamme Gialle è stata fatta nei giorni scorsi, nell’ambito di un’operazione di monitoraggio del settore delle compravendite di immobili. Nel corso delle verifiche i militari hanno scoperto il 68enne che operava abusivamente come agente di mediazione immobiliare, in assenza dei requisiti di cultura e competenza previsti dalla legge.

Le indagini, svolte dai finanzieri del nucleo di polizia economico – finanziaria di Treviso, hanno permesso di accertare che il presunto “agente”, che operava all’interno di un’agenzia immobiliare di Conegliano, aveva concluso diverse operazioni di compravendita, agendo in nome e per conto del titolare dell’agenzia, che era però l’unico in possesso di una regolare autorizzazione a svolgere la professione, e assicurandosi in questo modo provvigioni per circa 33.000 euro.Al termine delle attività ispettive, nei confronti dell’agente immobiliare abusivo è stata contestata una sanzione amministrativa per un importo che va da 7.500 a 15.000 euro.

le sanzioni

«Inoltre - spiegano i vertici delle Fiamme Gialle del comando provinciale di Treviso - l’uomo è stato segnalato alla Camera di Commercio di Treviso – Belluno per l’avvio della procedura di restituzione ai clienti delle somme indebitamente percepite. Solo i mediatori abilitati e iscritti, infatti, possono richiedere al cliente di corrispondere una provvigione per l’attività di intermediazione svolta. Le sanzioni amministrative hanno lo scopo di contrastare gli effetti distorsivi prodotti dall’abusivismo in questo settore; inoltre, è stato di recente previsto per legge che, in caso di recidiva, si configuri il reato di esercizio abusivo di una professione, che prevede la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da 10 mila a 50 mila euro».

L’intervento della Guardia di Finanza di Treviso si inserisce in un più ampio dispositivo di salvaguardia dell’economia, che ha lo scopo prioritario di tutelare i lavoratori onesti e le associazioni di categoria. —

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