Adesca ragazzino: ai lavori sociali

Chat con un diciassettenne su Badoo, quarantenne patteggia
RESANA. Un contatto su “Badoo”, uno dei vari social d’incontri. Un contatto aperto da un quarantenne di Resana che si celava però dietro un falso profilo per risultare più giovane e diverso, e capace di attrarre l’attenzione di un minorenne, anch’egli forse in cerca di avventure, che non dichiarava la sua età. È iniziata così la storia svelata ieri nel tribunale di Treviso dove il quarantenne è finito con l’accusa di detenzione di materiale pedo-pornografico e falsa identità. I fatti risalgono ad alcuni mesi fa, a portarli alla luce i carabinieri di Cittadella dove l’uomo si era trasferito a vivere. Ad allertarli i genitori del ragazzo che avevano scoperto nel suo cellulare la chat che aveva aperto con il quarantenne su Badoo. Da lì i timori e la paura di un incontro, che il ragazzo fosse diventato vittima di abusi. Un timore che ha fatto scattare la denuncia e gli accertamenti dei carabinieri che hanno fatto una perquisizione a casa del quarantenne e sequestrato il computer dentro il quale hanno trovato alcune immagini pornografiche. Il ragazzino, nel frattempo diventato maggiorenne, ascoltato da una psicologa ha ammesso di aver incontrato l’uomo ma ha anche affermato di non aver mai avuto con lui rapporti. Anzi, dopo un primo incontro i due non si sarebbero più incrociati, forse perché l’uomo aveva capito di trovarsi davanti un minorenne. Ad ogni modo, le parti in causa hanno deciso di comminare al quarantenne una multa e di pattuire un periodo di lavori socialmente utili per il quarantenne. L’attività sociale inizierà subito, poi l’uomo tornerà in aula per confrontarsi ocn il giudice.


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