Addio Elena, quarant'anni, architetto alla Dba Lab

In ottobre la decisione di sposare Manuel, incontrato per la prima volta in ospedale. Giovedì il funerale

PAESE. La comunità di Paese è segnata da un altro grave lutto. Nel tardo pomeriggio di domenica è mancata all'ospedale Ca’ Foncello Elena Rossetto, architetto 40enne. Da anni lavorava alla Dba Lab di viale Felissent, tra Treviso e Villorba. Si è dovuta arrendere davanti a una grave forma tumorale, un male raro, che solitamente colpisce in età avanzata e perlopiù la popolazione maschile, diagnosticato nel 2015, all'indomani della notizia dell'idoneità al dono di sangue.

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Elena desiderava da tempo entrare a far parte della "famiglia" dell'Avis, ma proprio il giorno seguente all'idoneità l'esame che blocca tutto e segnala il pericolo. Di qui una prima operazione - alla vigilia di Natale del 2015 - e poi i tentativi di cura in numerosi centri specialistici, da Padova a Milano, da Siena fino a Parigi e alla Svizzera. Lei rimaneva comunque la ragazza felice e sorridente di sempre, la persona premurosa e accogliente di tutti i giorni. Una personalità vocata all'altruismo, in particolare nei confronti dei diversamente abili: operava infatti da sei anni alla comunità dei Padri Carmelitani Scalzi di Treviso.

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Era proprio nella chiesetta di viale Oberdan che, anche durante la malattia, Elena aveva ritrovato un proprio equilibrio, avviando un cammino di ricerca personale e di fede. Ed era sempre lì che aveva conosciuto il "suo" Manuel, circa quattro anni fa, e con cui - tra settembre e ottobre del 2016 - si era data il primo appuntamento. Appuntamento prima fissato in un bar di Paese e poi, visto un improvviso ricovero di Elena, avvenuto in una stanza della Quarta Chirurgia del Ca’ Foncello. Poi la decisione del matrimonio, arrivato il 1 ottobre del 2017. «Quel giorno, quando a metà chiesa ci siamo incontrati per andare verso l'altare, ci siamo detti: "Ce l'abbiamo fatta, abbiamo coronato il nostro sogno"», racconta il marito Manuel Martignago, originario di Caonada di Montebelluna, «sapevo che mi sarei sposato con una donna che mi sarebbe stata tolta troppo presto, ma il coronamento del nostro amore era ciò che desideravamo. Elena era una persona sempre felice, piena di amici. Amici che le sono stati accanto fino alla fine».Oltre al marito Manuel, Elena lascia il conosciutissimo papà Egidio - storico cuoco in città, prima al ristorante Carletto di Selvana e poi con Don Fernando al Cavallino di Porta Santi Quaranta - e mamma Marisa, oltre alla suocera Graziella. I funerali giovedì, alle 10, nella chiesa di Paese. Domani rosario alle 20. (a.b.v.)

 

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