Tre comunità piangono la morte di Tommy

Paese, Vedelago e Trevignano in lutto. Oggi il rosario, domani alle 10.20 l’ultimo saluto all’allenatore
PAESE. L’emozione si mischia all’incredulità. Profondo il dolore per la scomparsa di Tomaso Boin, 28 anni di Paese. C’è una famiglia attorno a cui stringersi, mamma Rita, papà Orazio, il fratello maggiore Riccardo. E domani, ai funerali fissati alle 10. 20 nella chiesa parrocchiale di Paese, a poca distanza dall’abitazione dei Boin, saranno in tanti a volerli abbracciare. Così come questa sera, quando alle 20, sempre in chiesa, è previsto il rosario di preghiera. Poi ci sono le “sue” tre comunità in lutto e incredule, per quel ragazzo pieno di vita e di passione per la pallacanestro andato via troppo presto. Sono quelle di Paese, dove viveva, Vedelago e Trevignano dove Tomaso svolgeva il ruolo di allenatore di due squadre di basket. Venerdì sera, al Ca’ Foncello, il guerriero Tomaso si è dovuto arrendere a quel male diagnosticato tre anni fa. Un male che se lo è portato via a 28 anni lasciando un vuoto incolmabile in chi l’aveva conosciuto. E Tomaso, quella battaglia, voleva vincerla. L’aveva affrontata fin da subito a testa alta, lottando adogni ciclo di terapie come in una partita di basket. Con la grinta e la determinazione di uno sportivo vero, di una guardia – questo il suo ruolo sull’amato parquet – che non molla mai. Era l’allenatore degli Under 13 del Basket Trevignano, una quindicina di ragazzi ai primi approcci con il mondo della palla a spicchi e a cui Tomaso sapeva trasmettere passione come non mai, ma anche della squadra del Csi Vedelago, con giocatori dai 18 ai 40 anni. Per tutti era un amico, un ragazzo disponibile e sincero, una persona alla mano. Ma nella vita di Tomaso, grande tifoso della De’ Longhi Treviso e fino alla diagnosi della malattia giocatore nel campionato di Promozione con la Fortitudo Vedelago, non c’era solo la pallacanestro. Dopo il diploma all’istituto “Palladio” di Treviso, aveva iniziato gli studi allo Iuav di Venezia, ottenendo la laurea magistrale in Architettura e Innovazione e riuscendo presto a collaborare con alcuni studi di Treviso. In occasione dei funerali di domani i familiari hanno scelto che le offerte raccolte saranno destinata all’associazione Advar. Intanto si moltiplicano, anche attraverso i social, messaggi di cordoglio ed i ricordi degli amici di Tomaso, di “Bonso”, com’era stato soprannominato dai coetanei della sua compagnia.


Alessandro Bozzi Valenti


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