Addio al mercato festivo la rabbia degli ambulanti

Non ci sono soldi per pagare gli straordinari alla polizia urbana e ai dipendenti niente bancarelle il 25 aprile, a ferragosto, il 26 dicembre e in altre ricorrenze
Di Renza Zanin
BORIN CONEGLIANO BANCARELLA PESCE IN PIAZZA CALVI fotocronaca - musano panevin alpini conegliano sequestro pesce
BORIN CONEGLIANO BANCARELLA PESCE IN PIAZZA CALVI fotocronaca - musano panevin alpini conegliano sequestro pesce

CONEGLIANO. Addio mercato settimanale nei giorni festivi: il Comune dice «no» all’appuntamento di venerdì 25 aprile per tagliare i costi e gli ambulanti salgono sulle barricate. Lo stop alle bancarelle non riguarderà solo la festa della Liberazione ma anche il 15 agosto e il 26 dicembre e ogni altro venerdì festivo da qui al 2017. Una decisione che ha mandato su tutte le furie i venditori che giungono ogni settimana in città. Ieri, lungo le vie del centro, il malumore per il provvedimento della giunta era uno dei principali argomenti di conversazione tra i colleghi, decisi a varcare le porte del municipio per esprimere il loro dissenso. Tra due venerdì, giorno della festa della Liberazione, per loro non sarà possibile lavorare e davanti alla richiesta di anticipare o posticipare l’appuntamento con i clienti coneglianesi, gli ambulanti si sono sentiti rispondere nuovamente «no» da piazza Cima. Dalla giunta assicurano che, in occasione del 25 aprile, una controproposta era stata fatta: i titolari delle bancarelle avrebbero dovuto lasciare una cauzione in municipio che sarebbe stata restituita solo a chi si fosse realmente presentato con la sua merce in città durante quella mattinata. L’accordo però, a quanto pare, non c’è stato. E dalla sala giunta è arrivata la delibera: niente mercato. E lo stesso sarà, appunto, a Ferragosto e a Santo Stefano. Di recuperarlo, come avrebbero voluto i commercianti, non se ne parla, almeno al momento. Per l’assessore Franca Perin, che ha gestito la questione, si tratta di una questione di costi: quelli per pagare gli straordinari della polizia locale (dato che gli agenti saranno impegnati nelle cerimonie previste e in altre situazioni per garantire la sicurezza), quelli del personale del Comune che non al lavoro durante le festività e quelli della società che si occupa della raccolta dei rifiuti e della pulizia delle strade a mercato finito. «Sono spese», spiega Perin. Sono «mancati introiti», invece, per gli ambulanti che questo mese devono rinunciare a uno dei mercati principali della Marca. Le discussioni in merito non sembrano destinate a placarsi a breve e l’amministrazione comunale pare irremovibile, convinta che il giorno della Liberazione, così come a Ferragosto e il 26 dicembre, si presenterebbero in città un numero ridotto di bancarella e un numero ridotto di acquirenti. Tutt’altra musica per chi da anni vende la sua merce nelle bancarelle che animano le vie del centro il venerdì mattina. Un braccio di ferro tra Comune e ambulanti dove nessuno sembra voler fare un basso indietro. La giunta ha preso la sua decisione e conferma che al momento si è dato il via libera a soli tre mercati straordinari, gli stessi già previsti gli scorsi anni.

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