Addio al conte Ancilotto «Con lui Villorba è diventata quella di oggi»
VILLORBA
È morto ieri mattina il conte Enrico Ancilotto, grande imprenditore agricolo che ha contribuito allo sviluppo del territorio, in particolare di Villorba. Classe 1932, è stato il regista della modernizzazione dei possedimenti agricoli del casato. È mancato nella villa della famiglia, ex villa Felissent, al confine tra Treviso e Villorba. Nato in palazzo Ancilotto in Borgo Cavour, aveva tentato la strada dell'università di Agraria («che ho lasciato perché ho capito che sul trattore si imparava più che a scuola», aveva raccontato durante una cerimonia di premiazione nel Comune di Villorba qualche anno fa). Era stato poi messo a capo dell'azienda agricola di famiglia, 175 ettari dalla Postumia Romana fino al municipio di Carità, che dava lavoro a moltissimi villorbesi.
La famiglia inoltre aveva altre proprietà in Friuli, di cui i figli tuttora si occupano. Su alcuni terreni degli Ancilotto è poi sorta la zona industriale di Villorba. Il conte è stato per 25 anni presidente della Cantina di Villorba, presidente della Latteria di Villorba, presidente prima provinciale e poi regionale di Confagricoltura. In gioventù è stato anche appassionato sportivo e sciatore azzurro, convocato nella Nazionale universitaria per due Universiadi. «Era un grande appassionato di natura e di montagna», lo ricorda il figlio Alberto. «Ricordo bene che quando aveva 60 anni sciava ancora molto bene: io avevo 20 anni eppure con lui non c’era gara. Mi ha insegnato tanto, nella vita e nell’impresa».
Ancilotto alcuni anni fa era stato premiato dal Comune di Villorba con il Sesto in Sylvis. E aveva donato al Comune la documentazione agricola della famiglia dal 1800 ai giorni nostri. «È stata una persona che ha firmato la storia di Villorba e ha contribuito al suo sviluppo. Ha avuto un modo molto moderno di approcciarsi ai dipendenti, aiutandoli ad affrancarsi dalla mezzadria», sono le parole del sindaco di Villorba Marco Serena. «Siamo vicini ai figli e alla moglie Foschetta, sono sempre stati parte della comunità di Villorba».
Enrico Ancilotto lascia, oltre alla moglie Foschetta, tra le fondatrici della Croce Rossa di Treviso, i figli Mariateresa e Alberto. Non sono ancora stati fissati i funerali, che comunque saranno in forma strettamente privata. —
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