Addio a Lino Vardanega pilota e pioniere d’impresa

POSSAGNO. È morto nel tardo pomeriggio di mercoledì Lino Vardanega, imprenditore e pilota stroncato da un tumore a 78 anni. La malattia, diagnosticata all’inizio dell’anno scorso, non aveva piegato lo spirito combattivo che da sempre apparteneva a “zio Lino”, com’era affettuosamente chiamato nei parchi gara di tutta Italia. Lui, uno degli imprenditori che nel 1998 avevano dato vita alle Industrie Cotto Possagno, senza mai smettere di combattere contro il cancro aveva voluto correre per l’ultima volta all’inizio dello scorso settembre, quando con la sua Mitsubishi Lancer Evo X aveva partecipato alla salita di Pedavena-Croce d’Aune. In una gara dov’era arrivata anche la pioggia era riuscito a strappare un secondo posto di classe, l’ultimo capitolo di una grande storia sportiva. Protagonista di gare eccezionali, è stato più volte campione italiano di velocità in salita. La sua carriera era iniziata negli anni Sessanta con i go-kart e le gimkane.
Fondatore con i fratelli delle Fornaci Coe Spa e della Monfenera Spa, insieme ai fratelli e ad altri imprenditori aveva poi avuto la lungimiranza di aggregare tutte le fornaci di Possagno, dando vita vent’anni fa alle Industrie Cotto Possagno. Lino aveva assunto il ruolo di direttore tecnico dei sei stabilimenti riuniti a Possagno «dimostrando la sua competenza tecnica con grande professionalità ed umiltà», nelle parole del nipote Alessandro Varanega, presidente delle Industrie Cotto Possagno ed ex numero uno degli industriali trevigiani in Unindustria. «La storia di questo territorio è stata fatta da imprenditori illuminati e capaci come mio zio Lino», dice Alessandro. Lino Vardanega lascia la moglie Franca e le tre figlie Barbara, Sabrina e Valeria. Domani alle 10 i funerali nel Tempio di Possagno. —
Niccolò Budoia
e Maria Chiara Pellizzari
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