Addio a Graziella Bonacin, anima dell’ostetricia

Ha lottato fino alla fine, senza mai arrendersi, contro il cancro che non le ha dato scampo. Graziella Bonacin, aveva 54 anni, ostetrica del Ca' Foncello, sposata con il ginecologo trevigiano Antonello Reveane e mamma di Giulio, lascia un grande vuoto nella famiglia, così come in città. Accanto ai parenti e agli amici più cari, a piangere la morte di Graziella ci sono oggi infatti almeno tre generazioni di donne che si sono affidate a lei per mettere al mondo i propri figli.
Graziella era un'ostetrica di lungo corso, aveva sempre operato nelle sale parto al Ca' Foncello, ed era stato proprio il luogo di lavoro a farle incontrare il dottor Reveane, poi divenuto suo marito. Entrata a far parte dello staff del reparto di Ginecologia e Ostetricia dell'ospedale di Treviso nel 1984, ha trascorso più di trent'anni al fianco delle future madri trevigiane, seguendole nel momento più emozionante della loro vita. Non si tirava mai indietro Graziella, e amava portare avanti progetti innovativi per migliorare il servizio di assistenza e supporto alla gravidanza. Fervida sostenitrice dell'allattamento al seno, tra le attività che aveva incoraggiato, il counseling nei casi di gestazioni patologiche e il percorso dedicato al lutto perinatale, realizzato in collaborazione con l'Advar e la onlus Ciao Lapo, oggi uno dei fiori all'occhiello nel reparto dell'Usl 9. Inoltre, era iscritta al Collegio interprovinciale delle ostetriche.
«Per tutte noi è stata una donna e una professionista straordinaria e ci mancherà prima di tutto come persona. Era tra le più esperte del gruppo e ha trasmesso a tutto il gruppo coraggio e insegnamenti preziosi. La prendevamo a modello, aveva l'arte della vera ostetrica. In reparto mancherà molto a noi e alle mamme, per tutti era un punto di riferimento». Sono le parole accorate che le colleghe dell'équipe trevigiana dedicano a Graziella. Riflessioni alle quali si unisce il pensiero commosso di Giuseppe Dal Pozzo, già primario del reparto di Ginecologia e Ostetricia del Ca' Foncello: «Graziella sapeva guardare alle tecnologie più moderne, ma senza tralasciare l'attenzione verso la donna che partorisce e verso la gravidanza. Sapeva cogliere quelle piccole sfumature umane che nella prestazione fanno la differenza». I funerali saranno celebrati lunedì 14 marzo, alle 15, nella chiesa di Dosson.
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