Addio a Bruna, la signora dei treni Dotto

Scompare a 75 anni l’imprenditrice che ha fatto crescere l’azienda conosciuta in tutto il mondo. Funerali lunedì alla Pieve

CASTELFRANCO. È mancata ieri mattina, rapita da una malattia che le ha consumato il fisico ma non lo spirito, Bruna Dotto Carraro, 75 anni, la signora dei trenini.

Nata nel 1940, a soli 14 anni era entrata nell’azienda fondata dallo zio Ivo Dotto, un perito industriale con la passione per scivoli, giostre e arredi per le scuole, che è poi diventata la sua principale occupazione. Forte, determinata e gran lavoratrice, Bruna non si era certo fatta intimorire da un ambiente che poteva apparire maschile.

Era entrata nella Dotto come collaboratrice a fianco dello zio. Passo dopo passo fino a prendere in mano le redini dell’azienda con il marito Francesco Carraro alla scomparsa di Ivo negli anni Novanta. «Tutta casa e bottega», la ricordano le figlie Sabrina e Ottorina che ora conducono la storica fabbrica dei trenini turistici che portano in tutto il mondo il nome di Castelfranco.

Era stato lo zio Ivo ad avere l’idea brillante di costruire quei mini convogli per trasportare in giro i visitatori. Un’invenzione alla base del successo dell’azienda che ha sede ai piedi del cavalvavia di borgo Padova. Bruna aveva seguito le orme dello zio. Per lei c’erano il lavoro e la famiglia, nient’altro. E nella sua famiglia ricomprendeva anche i collaboratori e i dipendenti della Dotto.

«Era un faro. E non solo per noi: qui, alla Dotto, era la mamma di tutti». Grande dedizione al lavoro e poco tempo da dedicare al divertimento. In azienda era sempre presente.

«Ci è venuta anche in questi ultimi tempi quando la salute vacillava», ricordano Sabrina e Ottorina. Solo nelle ultime settimane, quando il fisico provato dalla malattia l’aveva costretta ad arrendersi, aveva rinunciato al suo passaggio quotidiano in ufficio e nell’area di produzione. «Una donna generosa, ma semplice», la descrive chi la conosceva, «Non amava essere sotto i riflettori, ma lavorava dietro le quinte».

Era lei la vera regista dello spettacolo dell’azienda Dotto. «Autorevole, ma non autoritaria, sapeva dare il giusto peso alle parole e per questo era molto amata». La Dotto Trains, che nell’attuale denominazione ha festeggiato nel 2012 i suoi primi 50 anni, è un marchio riconosciuto in tutto il mondo. Ne ha fatto di strada quel trenino su rotaia azionato da motore costruito per hobby nel 1962 da zio Ivo. Una scommessa fatta quasi per gioco e vinta grazie anche alla grande passione di Bruna, che, perso il marito nel 2013, ha saputo trasmettere alla figlie la grande dedizione all’azienda di famiglia.

I funerali dell’imprenditrice si celebreranno lunedì alle 15.30 nella chiesa della Pieve, vicinissima all’azienda Dotto. Non un trenino ad accompagnare l’ultimo viaggio della signora dei trenini, ma l’affetto di tantissimi che ne ricordano il sorriso gentile, la determinazione e la grande eleganza.

 

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