Addio a Bortolin chirurgo plastico e luminare della medicina manuale
FOLLINA
È scomparso ieri mattina all’età di 77 anni il medico chirurgo Giuseppe Bortolin, fondatore e a lungo presidente della scuola Gemmer (Gruppo Europeo di Medicina Manuale e Riflesso terapia). Mesi fa aveva sconfitto il Covid, ma nulla ha potuto contro l’improvviso aggravarsi dell’Alzheimer. Si è spento all’Ipab San Gregorio di Valdobbiadene di cui era ospite da tempo. Classe ‘43 dopo la laurea conseguita all’Universita patavina in cui si era specializzato in Chirurgia Plastica e Igiene, ha operato nei primi anni di attività all’ospedale di Valdobbiadene per poi trasferirsi con il proprio ambulatorio di medicina generale a Follina. Una lunga e onorata carriera che supera i confini nazionali con l’incontro del dottor René Bourdiol, di cui diventa allievo prediletto e collega in seguito, assieme alla quale ha creato il concetto neuro-anatomico Bourdiol-Bortolin, un metodo di valutazione, diagnosi e terapia fondato su rigorose basi neurofisiologiche che mira al benessere e all’equilibrio bio-psico-fisico del paziente attraverso una manipolazione manuale metodica e non invasiva, che oggigiorno viene studiata e applicata per la correzione di problemi posturali, nell’ambito della fisioterapia, in tutta Europa. Bortolin è stato autore di molte pubblicazioni scientifiche e testi universitari. «Un uomo di grande spessore culturale» e umano lo ricordano i familiari. Lascia la moglie Lieta e le tre figlie Claudia, Roberta e Daniela. I funerali sono oggi alle 15 nella chiesa parrocchiale di Guia, frazione di Valdobbiadene in cui risiedeva assieme all'amata moglie. —
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