Addio a Beniamino Maschio, il "re" della grappa

CONEGLIANO. Si è spento all’età di 94 anni, Beniamino Maschio, industriale della grappa, già presidente dell’Istituto Grappa Veneta e fondatore della “Beniamino Maschio s.r.l.” con sede a San Michele di Feletto, depositaria di marchi famosi come la “Brentè”, “Kapriol”, “San Michele” e “Maschio Beniamino”. Maschio è deceduto la vigilia di Ferragosto all’ospedale di Conegliano, attorniato dai più stretti familiari. Classe 1921, originario di Vazzola, Beniamino Maschio faceva parte di una famiglia di ben 12 figli, che si erano trasferiti a Gaiarine. Qui, già giovanissimo aveva iniziato a lavorare con i fratelli nella distilleria paterna. In seguito, dovette partire perché chiamato alle armi, allo scoppio della seconda guerra mondiale, con il corpo regio della Fanteria ed era stato mandato a combattere in Grecia.
Fatto prigioniero dalle truppe tedesche, nel 1943, era finito in un campo di prigionia in Germania sino alla fine della guerra. Era poi rientrato in patria e aveva proseguito l’attività con i fratelli fino al 1964, quando aveva fondato la “Beniamino Maschio S.r.l.”, con sede a San Michele di Feletto, ditta depositaria di una grande tradizione di famiglia, legata da oltre tre secoli alla grappa. Beniamino Maschio è sempre stato innamorato della sua professione e da tempo aveva lasciato le redini dell’azienda in mano ai figli Alessandro e Flavia e ai nipoti. Presidente dell’Istituto Grappa Veneta, ha dato impulso alla produzione di grappe monovitigno, utilizzando vinacce delle uve cabernet, chardonnay, manzoni bianco, moscato, pinot grigio, prosecco e sauvignon, ma anche a grappe di altissima qualità con uve di amarone, prosecco e cartizze, affinate con particolari tecniche d'invecchiamento in botti di rovere e in altri legni pregiati. Oltre alla moglie Teresa e i figli Alessandro (attuale presidente dell’Istituto Grappa Veneta) e Flavia, lascia i nipoti, i fratelli Mario ed Erminia. La cerimonia funebre si celebrerà lunedì 17 agosto alle ore 16 nella chiesa parrocchiale della Beata Vergine Maria di Fatima a Parè di Conegliano; l'imprenditore sarà sepolto nel cimitero di Gaiarine.
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