Accusato di tentata estorsione È assolto e denuncia l’ex socio
Era accusato di tentata estorsione dal suo ex socio in affari. È stato assolto con formula piena, e ora a rischiare è proprio l’accusatore: potrebbe finire a processo per calunnia.
Michele Pinarello, 38 anni, è stato assolto ieri dall’accusa di tentata estorsione «perché il fatto non sussiste», come ha stabilito il giudice. Difeso dall’avvocato Daniel Polo Pardise, l’imprenditore ha dimostrato la propria innocenza da sempre sbandierata. Ad accusarlo era stato Mauro Guerretta, 51 anni, costituitosi parte civile a processo. Secondo la denuncia presentata da Guerretta, Pinarello avrebbe tentato di estorcergli 200mila euro per non coinvolgerlo nell’inchiesta sulla bancarotta Ias (Italiana allestimenti speciali Srl di Treviso). Accusa, però, che Pinarello ha sempre respinto con forza. A convincere il giudice, oltre ad alcune testimonianze, c’è anche una data chiave: il 23 agosto del 2010 Pinarello ha avuto un colloquio con il curatore fallimentare. Secondo Guerretta, però, la tentata estorsione risalirebbe al 24 agosto: per il giudice non è credibile che possa essere avvenuta dopo l’incontro di persona con il curatore fallimentare. Per quanto riguarda il crac della Ias le indagini si sono chiuse proprio in questi giorni: indagati per bancarotta sono entrambi gli ex soci. Per Guerretta potrebbe arrivare però anche l’accusa di calunnia. (f.p.)
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