Acca Kappa, il made in Treviso che cresce a colpi di spazzola

TREVISO. In tutte le toilette e camere da letto dell'incredibile e lussuoso palazzo del sultano dell'Oman si trovano solo fragranze, creme, prodotti per la cura del corpo e spazzole Acca Kappa, da anni fornitrice ufficiale. Ma è solo la ciliegina sulla torta di una storia di successo tutta trevigiana che dura da 150 anni, tramandata per quattro generazioni, oggi portata avanti con passione e capacità da Elisa Gera, presidente e amministratore delegato dell'azienda fondata nel 1869. Acca Kappa, proprio come le iniziali di Hermann Krull, il bisnonno prussiano di Elisa, fondatore della società che oggi conta una quarantina di dipendenti. Sono loro che ogni giorno, nello storico stabilimento di viale Luzzatti, annodano setole per realizzare spazzole di lusso, pennelli da barba, creano fragranze che prendono ispirazione dai profumi dei giardini all'italiana.
Herman Krull, giunge a metà dell'800 a Venezia come studente. Dopo qualche anno si dedica al commercio, importando setole dall'Oriente fino a quando decide di rilevare l'azienda con la quale trattava: stabilisce la sede e la fabbrica in un affascinante fabbricato nel cuore di Treviso.
Inizialmente spazzole per cavalli, poi spazzole d'ogni tipo. Spazzole di lusso, destinate a una clientela ricercata, realizzate con materiali costosi come quelle in ebano e con incredibile abilità artigianale. L'azienda passa attraverso le due guerre, in penultima battuta affidata anche a un uomo di fiducia. Fino a quando nel 1991 il destino di Acca Kappa finisce nelle mani di Elisa Gera. L'azienda inizia a non guardare più solo al mercato nazionale, ma sempre più a quello internazionale, in particolare l'Estremo Oriente. Affronta il tema dell'innovazione: «Per realizzare le nostre spazzole», spiega Elisa Gera, «ci affidiamo alla consulenza di importanti hair stylist che, a seconda delle mode, consigliano come migliorare le spazzole». Il tutto realizzato con setole di altissima gamma, materiali preziosi resi ancora più accattivanti da un packaging curato: le spazzole made in Treviso sono esposte al Design Museum di Londra. Dopo pochi anni in azienda Elisa decide di ampliare il business, arricchendo la produzione con altri articoli legati al benessere e la cura del corpo: prima una linea di fragranze ispirate ai profumi dei nostri giardini (muschio bianco, lavanda, rosa, ad esempio) poi creme e shampoo. «Cose che rappresentano la mia passione, ho deciso di buttarmici a capofitto».
Acca Kappa ha chiuso il 2014 con un fatturato di circa 6 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto al 2013, l'export addirittura del 30%. Oggi i mercati di riferimento guardano ad Oriente: Hong Kong e Giappone hanno segnato i risultati più interessanti. Poi Indonesia, Filippine, Malesia, Corea del Sud. In Europa è la Germania a preferire i prodotti Acca Kappa, seguita dai paesi nordici. Nel futuro Acca Kappa guarda agli Stati Uniti e al Medio Oriente. «L'internazionalizzazione non è una cosa che s'improvvisa», spiega Elisa, «è una strada su cui abbiamo lavorato per anni. Con estrema attenzione rispetto alle caratteristiche dei consumatori di questi paesi. Ad esempio, in Oriente molti dei nostri clienti sono musulmani: per loro abbiamo realizzato una linea di spazzole con setole in nylon, che negli espositori si trovano separate da quelle con fibre animali dato che loro non possono nemmeno toccarle».
Acca Kappa guarda oltre i confini nazionali, con una certezza: la produzione da Treviso non si sposta. «Per noi è motivo di orgoglio», conclude Elisa, «i nostri dipendenti entrano in azienda e ci rimangono una vita intera. Siamo consapevoli del valore sociale che questo rappresenta».
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