Abbonamenti extraurbani sempre più cari

Le tariffe dei mezzi pubblici variano per pochi chilometri in più, gli stratagemmi degli studenti
agostini agenzia foto film treviso primo giorno di scuola in fot liceo canova
agostini agenzia foto film treviso primo giorno di scuola in fot liceo canova

Bastano pochi chilometri per fare la differenza. E il prezzo dell’abbonamento del trasporto scolastico all’anno lievita così in un soffio almeno di 200 euro.

Salire tutti i giorni di scuola sulle corriere ex LaMarca oggi di Mobilità di Marca (Mom) per gli studenti che abitano fuori la cintura urbana di Treviso costa caro. Una media di 465 euro all’anno. Più del doppio dei compagni di scuola che abitano in città e nei comuni limitrofi (mezzi e linee ex Actt) , che in media di abbonamento ne pagano 200.

Se poi di figli che frequentano le scuole superiori in famiglia ce ne sono due o tre, la stessa spesa per gli abbonamenti sul bilancio delle famiglie trevigiane si moltiplica a dir poco a peso d’oro.

«Siamo tutti sulla stessa barca», rispondono gli studenti che provano a raccontare a la tribuna come si può con una buona dose di sacrificio e d’inventiva risparmiare sull’abbonamento: «Quest’anno ho deciso di rinunciare al servizio dell’autobus navetta», spiega Cecilia, studentessa al terzo anno del liceo classico Canova, in arrivo in corriera tutti i giorni di scuola in città da Monastier, «Il costo dell’abbonamento della corriera inclusivo di navetta mi costa 570 euro. Senza la navetta risparmio almeno 260 euro all’anno. Arrivata a Treviso raggiungerò la scuola in bici».

È un’altra studentessa del liceo classico, Benedetta, a spiegare invece come per un solo chilometro di strada si vede costretta a sborsare il doppio per il servizio di trasporto scolastico: «Abito a Olmi e tutte le mattine prendo la corriera alla fermata vicina alla grande rotonda. All’anno per questo servizio devo pagare 400 euro. Ma ad appena un chilometro di distanza da Olmi, a Silea, il costo dell’abbonamento dell’autobus scende a 200 euro. Avevo pensato di raggiungere Silea in bici ma in quel tratto di strada non c’è nemmeno una pista ciclabile». Una manciata di chilometri bastano dunque alla bizzarra geografia delle tariffe del trasporto pubblico per far raddoppiare il prezzo: «Quest’anno anche mio fratello inizia a frequentare il liceo», continua Benedetta, «Così in famiglia la spesa degli abbonamenti sale a 800 euro, più il costo delle tessere, che scadono ogni tre anni».

Chi ha la fortuna di farsi accompagnare alla fermata più conveniente non batte ciglio nel farlo, pur di risparmiare: «Conosco studenti che abitano a Biancade e tutte le mattina si fanno accompagnare fino a Silea per prendere l’autobus e risparmiare», aggiunge Cecilia. Così per una buona fetta di studenti trevigiani la corsa al risparmio sul prezzo dell'abbonamento si può trasformare tutte le mattine in una gimkana pur di raggiungere la fermata più conveniente.

Altro dilemma. Corriera o treno? Cosa conviene fare? Prova a rispondere Davide, anche lui studente del liceo Canova in partenza tutte le mattine da Spresiano: «L’abbonamento del treno più la navetta mi costerebbe 590 euro all'anno. La corriera comprensiva di navetta mi costa invece 465 euro. Dunque salgo in corriera. Anche se ci sono giorni in cui è talmente piena di studenti che l'autista è costretto a non farci salire. E dobbiamo aspettare quella dopo. L’anno scorso per questo ho finito tutti i foglietti delle giustificazioni dei ritardi». (a.v.)

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