A13, inchiesta per omicidio colposo
Roberto Dalla Costa centrato da una bombola

Roberto Dalla Costa aveva 44 anni
PEDEROBBA.
Mezzi sequestrati, aperta un'inchiesta per omicidio colposo. Ma non c'è risposta all'assurda tragedia costata la vita a Roberto Dalla Costa, l'autostrasportatore 44enne di Pederoba - dipendente della Settentrionale Trasporti di Possagno - vittima dell'incidente di mercoledì pomeriggio sull'A13 Bologna-Padova, tra il casello di Ferrara Nord e Occhiobello. Ieri i famigliari si sono recati nel Ferrarese per espletare le pratiche burocratiche, nelle prossime ore è atteso il nulla osta del magistrato per fissare poi la data dei funerali, che con ogni probabilità verranno celebrati sabato o lunedì. Gli inquirenti stanno analizzato i dettagli dei filmati per capire come le bombole possano essersi sganciate dal tir che viaggiava nella corsia opposta. Per questo il camion è stato posto sotto sequestro, come il mezzo condotto da Roberto Dalla Costa. Il conducente del tir risulta indagato per omicidio colposo: nell'incidente è stato coinvolto anche un secondo mezzo, con un ferito lieve. «Era uno straordinario lavoratore, perdiamo un amico e un uomo splendido», dicono i colleghi. «Una tragedia incredibile, per la nostra comunità il lutto che ha colpito la famiglia Dalla Costa è drammatico - spiega il sindaco di Pederobba, Raffaele Baratto - ed è stato poi amplificato dalla prematura morte di Filippo Prestani. Li conoscevo entrambi, seppur di vista: uno era un bravo padre di famiglia, che lascia una figlia in piena adolescenza, l'altro un giovane che aveva tutto un futuro davanti». La moglie di Roberto, Deborah Bisa, è ancora sconvolta per l'accaduto: è lei che ha dovuto spiegare alla figlia Anthea cos'era accaduto. Il camionista lascia anche i fenitori Dino e Giuseppina, oltre alla sorella Teresa.
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