A Vittorio Veneto la tecnica mini-invasiva che salva la voce ai malati di cancro alla laringe
L'quipe di Otorinolaringoiatria di Vittorio Veneto, diretta da Giuseppe Rizzotto, opera il 70% dei tumori alla laringe di tutto il Veneto, pari a circa 300-350 l'anno

VITTORIO VENETO. Chirurgia mininvasiva che salva la laringe e, con essa, anche la capacità di parlare per le persone colpite da tumore alla gola. Sarà l'esperienza del dipartimento funzionale "testa collo" dell'ospedale di Vittorio Veneto il focus di riferimento del primo master internazionale di laringologia oncologica, dal 22 al 25 ottobre, nella città pedemontana trevigiana.
L'quipe di Otorinolaringoiatria di Vittorio Veneto, diretta da Giuseppe Rizzotto, opera il 70% dei tumori alla laringe di tutto il Veneto, pari a circa 300-350 l'anno, con la prerogativa di rappresentare un polo di eccellenza date le tecniche di avanguardia utilizzate fra cui la "conservativa open".
"Interveniamo sui tumori più 'contenuti' per via endoscopica, con il laser - spiega Rizzotto - mentre su quelli più estesi utilizziamo una tecnica mininvasiva che permette di ricostruire parzialmente la laringe, evitando il 'buco' di un tempo e conservando la voce al paziente.
Riusciamo così a trattare il 90% di questi carcinomi - conclude - evitando la laringectomia totale, con tutti i vantaggi che questo rappresenta per il paziente".
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