A Treviso suona la prima campanella a scuola tra problemi cronici e novità

Mercoledì 11 settembre il ritorno sui banchi per 102 mila studenti, regge il trasporto pubblico. I nodi da affrontare: orari ridotti, prof che mancano e presidi reggenti

Mattia Toffoletto
Il primo giorno di scuola al liceo Duca degli Abruzzi a Treviso (foto Nicola Mattiuzzo/Fotofilm)
Il primo giorno di scuola al liceo Duca degli Abruzzi a Treviso (foto Nicola Mattiuzzo/Fotofilm)

Prima campanella alle 8 di mercoledì 11 settembre per 102 mila alunni della Marca. Dopo che lunedì 9 avevano cominciato 1.500 alunni del Pio X, mercoledì è stata la volta delle scuole statali: materne, primarie, medie e superiori.

Un avvio con protesta, fuori dall'istituto Fermi a Treviso: alle 7.30, la Rete degli Studenti Medi, fra striscioni e volantini, ha riunito una decina di ragazzi - indossavano fazzoletti rossi - per protestare contro il governo e chiedere una svolta sulla scuola.

I problemi della scuola

Un avvio delle lezioni, più in generale, nel segno degli orari ridotti (e quindi del minore afflusso nei bus, complici anche gli studenti che scelgono la bici o si fanno accompagnare in auto dai genitori), dei supplenti che mancano, dei presidi reggenti che potrebbero essere sostituiti da dirigenti titolari nei prossimi mesi.

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L’impegno di Mom

Un avvio che ha visto anche Mobilità di Marca (Mom) rafforzare, come al solito, l'impegno a livello di corse: da mercoledì sono oltre 3.200 al giorno (comprese le navette dirette ai poli scolastici), operativa una task force con verificatori e assistenti alla clientela a terra (compresi 30 impiegati di Mom con pettorine distintive) a presidio degli hub di interscambio e delle autostazioni più frequentate.

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Giacomo Colladon, presidente di Mobilità di Marca: «Il primo giorno c'è sempre minore afflusso per via degli orari ridotti e scaglionati. Dalla prossima settimana la situazione si farà più seria: l'importante sarà capire, in base alle indicazioni delle scuole, quali aggiustamenti fare».

Le novità

La ripartenza della scuola vede anche novità come l'apertura delle scuole elementari Don Milani a Treviso e i cinque istituti accorpati in provincia (fra cui il Barsanti-Galilei a Castelfranco e il Sansovino-Obici a Oderzo).

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Quanto alle lezioni, complice la mancanza di alcuni professori, alle superiori gli orari sono accorciati: al Da Vinci, pur mancando pochi docenti, si fanno quattro ore fino a sabato 14 settembre, puntando andare a orario pieno da lunedì 16; al Riccati-Luzzatti, dove si devono coprire ancora 10 cattedre, le lezioni sono previste fino a mezzogiorno.

Festa alla Toniolo a Treviso

Alla scuola primaria Toniolo di Santa Bona a Treviso festeggiano le famiglie dei piccoli di sei anni: «E’ l’unica scuola di Treviso che, dopo due anni, è riuscita a riformare la classe prima, nonostante il calo demografico e la tendenza delle famiglie a iscrivere i bambini in scuole private o a tempo pieno».

«Questo grande traguardo è il risultato di una fitta collaborazione tra genitori del quartiere che, con l'appoggio della dirigente Angela Ferraro, già da settembre 2023 si sono mossi e hanno pubblicizzato la scuola affinché il quartiere non perdesse un plesso scolastico. Sarebbe stato uno scempio», spiegano i genitori in una nota, «La scuola primaria Toniolo, grazie alla preparazione dei suoi insegnanti e alla struttura ampia e in ottime condizioni, è un'eccellenza nel quartiere di Santa Bona. Le scuole di quartiere vanno sostenute, sono importanti per la crescita dei bambini che vi abitano».

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