A Treviso in calo i bimbi stranieri: le classi si svuotano

TREVISO. Dopo le culle vuote ora cominciano a restare vuoti anche i banchi di scuola. E se la denatalità viene chiamata in causa come una delle principali ragioni del calo nella popolazione scolastica - a cominciare dalle scuole primarie e medie della città - a costringere ormai a mettere il segno meno quanto a studenti iscritti è anche la “fuga” degli alunni figli di immigrati. Che la crisi economica negli ultimi anni ha fatto emigrare in altri Paesi.
Gli istituti comprensivi della città tirano le somme dei propri iscritti all’anno scolastico 2018-2019. E analizzano i dati. Calano le domande nelle scuole primarie dell’istituto comprensivo Felissent. Con le elementari don Bosco, Anna Frank, Manzoni, don Milani e Carrer che tutte insieme vedranno entrare il prossimo anno in prima 115 bambini così ripartiti: Don Bosco 15, Franck 34, Manzoni 35, Don Milani 16, Carrer 15. Mentre quest’anno sono 156 i piccoli alunni di prima: a settembre dunque ce ne saranno 41 in meno: «Il calo numerico nelle primarie è evidente», spiega il dirigente scolastico del Comprensivo Felissent e insieme anche della Coletti, Mario Dalle Carbonare.
«La denatalità degli ultimi anni incide senz’altro sul numero di iscritti a scuola. Come è vero che arrivano in classe meno alunni figli di famiglie di immigrati. La percentuale degli alunni stranieri iscritti all’Ic Felissent è calata di cinque punti negli ultimi sei anni. Passando dal 21% al 16%». In città hanno ingranato la retromarcia anche le iscrizioni alla prima elementare della primaria Rambaldo degli Azzoni di San Giuseppe. Con 24 iscritti. E una classe in meno rispetto all’anno scolastico in corso. Stabile invece il numero dei nuovi alunni in arrivo al primo anno nelle altre scuole elementari dell’Ic Serena: la Giovanni XXIII con 20 alunni, De Amicis e Gabelli con 25. Nessuna flessione di rilievo ha fatto per ora capolino alle primarie dell’Ic Coletti: Carducci 26 iscritti, Collodi 18, Toniolo 13, Valeri 11, Vittorino da Feltre 15. Come pure tra le elementari dell’istituto comprensivo Martini: Bindoni 25 (per la sezione sperimentale del metodo Montessori), Pascoli 18, Primo Maggio 27 (con altre richieste in arrivo per il tempo pieno). Passando dalla scuola elementare alle medie il numero di iscrizioni negli istituti comprensivi della città continua ad ingranare la retromarcia. Cala il numero di alunni che da settembre prenderanno posto in prima alla scuola media Coletti-Bianchetti.

E se sono 147 gli iscritti al primo anno durante quest’anno scolastico diventeranno 87 dal prossimo settembre. Una sessantina in meno: «La diminuzione del numero di alunni alle medie qui è evidente», dice il dirigente scolastico Dalle Carbonare, «entreranno meno classi. E quelle che ci sono saranno meno numerose». Una diminuzione di studenti si registra anche tra le future prime della scuola media Martini. Dove a rispondere all’appello a settembre ci saranno 123 studenti. Contro i 140 dell’anno di scuola in corso. Chiaro per la scuola Martini il motivo che porta a tracciare un altro segno meno.
Da ricondurre alla diminuzione degli alunni immigrati: «Nella zona di Santa Maria del Rovere e alle porte della città non sono poche le famiglie “storiche” di stranieri, residenti da un ventennio in Italia, che sono partiti verso i Paesi del Nord Europa», porta allo scoperto la preside dell’Ic Martini, Milena Valbonesi. «Lasciano Treviso per una seconda emigrazione. Verso Paesi come Svezia, Danimarca, Olanda, Belgio e Svizzera. Si tratta quasi sempre di padri di famiglia emigrati dai paesi dell’Europa dell’Est che oggi la crisi del settore dell’edilizia ha lasciato senza lavoro. E lo cercano fuori dall’Italia. Portando con sé tutta la famiglia. Allo stesso sono sempre di più le famiglie Bengalesi che da Treviso oggi emigrano in Inghilterra. E tutti questi alunni che lasciano la scuola per seguire la famiglia sono bambini nati in Italia. Che hanno sempre frequentato la nostra scuola. E parlano perfettamente la nostra lingua».
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