A Treviso Degusto lascia piazza Trentin, arriverà il Vettoret di Sonego

Fabio Bonato si sposta a Carbonera: ma resteranno formaggi e salumi. Cloakroom rinnova i locali e lancia la sua birra. Tocai, il 4 dicembre il taglio del nastro
passerini agenzia foto film treviso degusto piazza trentin
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TREVISO. Degusto lascia piazza Trentin. A fine anno serrande abbassate, e trasferimento e a Carbonera, dove Fabio Bonato ha già aperto da qualche settimana, “In dispensa”, la dove c’era la formaggiera Mion.

Il negozio era aperto dal 2008, filiazione della bottega di viale Montegrappa avviata sin dal 1992. « È un’opportunità che ha innescato una scelta familiare prima ancora che societaria» spiega il fratello Luca Bonato, titolare del Degusto di viale Montegrappa, casa madre della catena aperta da 28 anni fuori porta Santi Quaranta, «Non è stata una scelta sul centro storico, né una decisione influenzata da quanto sta succedendo quest’ anno. Anzi come imprenditore e commerciante dico che oggi più che mai è il tempo di resistere e di investire, per questo sono contento che qualcuno arriverà a prendere il nostro posto in piazza Trentin e sempre nel settore alimentare.

Le voci e i rumors della piazza portano da qualche giorno a Vittorio Veneto, dove Giancarlo Sonego ha già attivi due punti vendita di salumi e formaggi: il Tochett di via Martiri delle Libertà, e da Guido in via Cavour . E adesso, Sonego, seguendo il detto che non c’è due senza tre, aprirà il “Vettoret” la dove c’è il Degusto. Inaugurazione prevista fra fine gennaio e metà febbraio, stando a quanto si dice in piazza.

Il marchio Degusto, in città, resterà dunque in via le Montegrappa, la famiglia Bonato si dividerà tra le due sedi di capoluogo e Carbonera. I Bonato continuano una tradizione di famiglia che ha quasi 60 anni: n correva il 1963 quando papà Lino apriva la sua macelleria a San Nicolò, zona certo più vivace di quanto lo sia oggi.

Intanto, e non solo per l’avvicendamento delle botteghe di generi alimentari nella bella piazzetta vicino al municipio, continuano i movimenti dei locali pubblici in centro storico, con un fermento che nemmeno il Covid sembra attenuare.

A pochi metri dal Degusto, sta riaprendo il bar caffetteria su lato verso via Dotti, ennesimo franchiser della Hausbrandt. Ma si parla anche di altri movimenti futuri. Intanto lo Shiraz sta preparando l’allestimento natalizio.

E anche in piazzetta Monte di Pietà c’è un maquillage che tiene..banco: quello del Cloakroom che ha chiuso qualche giorno per rinnovare la “plancia di servizio”. dei barman. Ma quasi a rispondere ai colpi del virus che colpisce i templi notturni della movida, Samuele Ambrosi e il suo staff hanno varato anche una loro linea di birra, in collaborazione con il birrificio Bradipongo di Colle Umberto: la Picatabira, gioco di parole sui picatabari, a sua volta scelta dialettale ispirata da Cloakroom (guardaroba). Sinergia con il pub Teste Matte di galleria Bailo, etichette originali firmate Serena Conti.

E sempre ieri, 4 dicembre, ha ufficialmente riaperto i battenti il Tocai, rilanciato da Risto srl, i cui soci sono Holding Rdh (di Alberto Gajo), Alessandro Arboit, Alessandro Laurenzana e Alberto Zoppè. «Saremo aperti dalla mattina, fino al post-cena, quando ce lo permetteranno, con una cucina genuina, tradizionale trevigiana e cicheti classici», dicono, «per dare un’occasione di ritrovo alle diverse generazioni passate, e ai giovani, con attenzione ad aperitivi e cocktail».
 

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