A Susegana una piantagione di marijuana nel boschetto del Piave

Susegana. I carabinieri dopo un appostamento hanno arrestato due ventenni Sotto sequestro tredici piante di cannabis e oltre un chilo di droga

SUSEGANA. Sul greto del fiume sacro alla Patria coltivavano la droga. La piantagione di marijuana aveva già dato i suoi “frutti”, con oltre un chilogrammo di prodotto già pronto all’uso. Due operai ventenni incensurati di Susegana sono stati arrestati a seguito di un’operazione antidroga dei carabinieri. Nella zona del Piave a Colfosco c’erano state delle segnalazioni di uno anomalo via vai di individui. Così i carabinieri della stazione di Susegana hanno effettuato dei servizi di appostamento.

Mercoledì pomeriggio tutto è apparso più chiaro, quando hanno fermato due ragazzi che risiedono in paese. Sono stati sorpresi con un 1,2 chilogrammi di marijuana e sono state poste sotto sequestro 13 piante di canapa, che stavano facendo crescere nella zona golenale, in mezzo ad un boschetto. Le piante si stavano sviluppando e confondendo con la vegetazione. In loro possesso è stato trovato anche del diserbante, con cui curavano le piantine perché non si ammalassero e crescessero rigogliose. Il resto lo faceva la natura. Avevano anche dei bilancini e materiale per il confezionamento.

Al momento non è stato contestato lo spaccio, ma quantità trovata è stata considerevole. I militari dell’Arma hanno posto tutto sotto sequestro e arrestato i due con l’accusa di detenzione e coltivazione di sostanze stupefacenti. I giovani operai, con la passione per la “maria”, probabilmente già da tempo avevano intrapreso quell’attività. Non hanno mai avuto precedenti con la giustizia e sono stati messi ai domiciliari sino a ieri, quando in mattinata sono comparsi davanti al giudice del tribunale di Treviso, per la convalida. Con i propri avvocati hanno chiesto termine a difesa e quindi l’udienza è stata rinviata a novembre. Il magistrato li ha rimessi in libertà, in attesa che si celebri il procedimento penale.
 

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