A Rua c’è il volo della “vecia” Ma la catasta è regina a Susegana

Si accenderanno con l’Ave Maria della sera, i panevin della Sinistra Piave. Come una volta, al suono delle campane delle otto. Domani sera saranno centinaia di roghi ad ardere, grandi e piccoli, in piazza o nei cortili privati. Gli anziani cercheranno segni premonitori nella direzione del fumo, i bimbi si divertiranno a veder bruciare “la vecia”. Ce n’è davvero per tutti i gusti: ci sono quelli organizzati dalle Pro Loco e dalle associazioni, e poi ci sono quelli attorno a cui si radunano le famiglie. Un centinaio nel solo Quartier del Piave, dove la regia del Consorzio Pro Loco organizza, alle 18 a Valmareno (frazione di Cison), la benedizione del fuoco, con monsignor Martino Zagonel, vicario del vescovo. «Da Valmareno partiranno le staffette dei marciatori», spiega Roberto Franceschet, presidente del Consorzio «che poi accenderanno uno ad uno i panevin del Quartier del Piave, alle 20, come una volta. È una tradizione che non muore mai. Serve a recuperare il senso dello stare insieme». C’è attesa per lo storico falò di Susegana che verrà acceso in via Cason. Qualche curiosità: a Rua di Feletto spettacolo assicurato, con la “vecia”, che allo scoccare delle 20 scenderà in picchiata dal campanile fino al panevin, su cui sarà bruciata. A Pieve e a Soligo si pensa agli anziani: falò vicino alla casa di riposo del centro e al Bon Bozzolla. Quest’anno c’è anche la sciarpa ufficiale con il logo del Panevin 2013: acquistandola direttamente dal Consorzio, si aiuterà l’Onlus Help for Children. Anche nel Vittoriese hanno fatto le cose in grande: circa 80 tra panevin ufficiali e privati, tutti certificati dal Comune. Niente botti, qui come altrove, e falò ecologico: stop ai tralci di vite inquinanti. A Costa Meschio, dalle 20.30, c’è anche la fiaccolata: partirà dalla Madonna della Salute, arriverà sul sagrato della parrocchiale. A Forcal il panevin lo organizza il Circolo Concordia, mentre a Silvella di Cordignano l’associazione Sport Silvellesi. Panevin anticipato alle 17 nell’area Fenderl, con i giovani del Collettivo Ricerca Teatrale. Decine di panevin, dalle 20, anche a Conegliano e dintorni, da via Lourdes alla campagna accanto alla Zoppas Arena. Tutti meritano un passaggio, ma negli ultimi anni il pienone l’hanno fatto quello di Collalto, e quello di Costa, organizzato dai ragazzi del grest. Vin brulè e dolci tipici come “la pinza” si troveranno dappertutto. Se vi sarete persi i panevin della vigilia d’Epifania, potrete rimediare a Segusino. Qui il falò arderà domenica 6 gennaio, alle 16. Questa la mappa dei panevin più grandi: Valdobbiadene, Valmareno, Cison centro, Gai, Mura, Rolle, Tovena, Farra, Col San Martino, Soligo, Follina, Farrò, Miane, Combai, Premaor, Moriago, Mosnigo, Pieve, Solighetto, Refrontolo, Santa Maria di Revine, San Pietro, Rua, San Michele e Santa Maria, Sernaglia, Fontigo, Falzé, Villanova, Colfosco, Collalto, Tarzo, Colmaggiore, Corbanese, Vidor, Colbertaldo, Collalto, Colfosco, Collalbrigo, Costa, San Fior, Castello Roganzuolo, San Vendemiano, Saccon, Cosniga, Zoppè, Vittorio via Malanotti, Ceneda, San Giacomo, Colle Umberto, Cordignano, Pinidello, Ponte della Muda, Silvella.
Andrea De Polo
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