A Ferragosto a Treviso, gli iper saranno aperti tutto il giorno

Cgil storce il naso: «Meglio restare in famiglia e fare la spesa prima, così si distruggono i piccoli commercianti»
Una signora in un supermercato in una foto d'archivio. "Spesa assicurata nella settimana di Ferragosto sia per chi rimarrà in città sia per chi si troverà nei luoghi di villeggiatura", promette Confcommercio. ANSA/FOLCO LANCIA
Una signora in un supermercato in una foto d'archivio. "Spesa assicurata nella settimana di Ferragosto sia per chi rimarrà in città sia per chi si troverà nei luoghi di villeggiatura", promette Confcommercio. ANSA/FOLCO LANCIA

Per i disorganizzati del Ferragosto o per chi si sarà dimenticato qualcosa per la tradizionale grigliata, nessun problema. In città e in provincia non incontreranno difficoltà a trovare un supermercato aperto per gli acquisti dell’ultim’ora. Meno rispetto al passato, in verità, ma l’imbarazzo della scelta resta. E la Cgil, che da anni si schiera contro le aperture selvagge, invita a non recarsi a fare la spesa il 15 agosto, «basta organizzarsi e farla il giorno prima. Ferragosto è un giorno da passare con la famiglia e gli amici e non a fare la spesa», dice Nadia Carniato, segretario provinciale della Filcams Cgil.

città e provincia

Per restare a Treviso, giovedì saranno aperti tutto il giorno il Panorama delle Stiore, il Pam di piazza Borsa in centro e il Lando sulla Feltrina. A Castelfranco si potrà fare la spesa alla all’Iper Grande I dei giardini del Sole. Per chi invece di comprare carne e birra per la grigliata volesse fare shopping in città resta aperto l’Oviesse, mentre quest’anno Coin ha deciso di chiudere. Probabilmente fatti i conti con le presenze in centro nel giorno di Ferragosto e l’apertura non è stata ritenuta conveniente. Molti supermercati invece resteranno aperti solo mezza giornata fino alle 13. È il caso di quasi tutti gli Alì della provincia: dagli Aliper di Castagnole e Casale, al supermercato di Istrana. Fanno eccezione i punti vendita di Santa Bona, Conegliano, Vedelago, Casier e Maserada che resteranno chiusi. Mezza giornata di apertura anche per il supermercato Visotto di Sant’Angelo. Giornata libera invece per le commesse e i magazzinieri dell’Emisfero di Silea, del Conad di San Biagio, del Cadoro di Fiera, della Coop di via Piave, e del centro commerciale Coné a Conegliano.

deregulation totale

Insomma i trevigiani in ogni zona almeno un punto vendita aperto lo potranno trovare, o quanto meno percorrendo pochi chilometri in auto. Alla quasi totale deregulation delle aperture festive e domenicali avrebbe dovuto pensare il governo gialloverde, ma la legge presentata in commissione a febbraio che prevedeva 26 aperture domenicali e 4 festive non è ancora passata in Parlamento e con la crisi aperta dal vicepremier Salvini si dovrà attendere ancora. «Noi siamo contrari anche a quella proposta di modifica, che interviene praticamente solo sulle domeniche. Per noi si deve ragionare sia su festivo che su domenicale» spiega Nadia Carniato. «La nostra posizione non cambia dal ’98, quando ci fu il Decreto Bersani: il limite dovrebbe essere di dodici aperture all’anno, tra festività e domeniche. Questo consentirebbe di evitare un dumping sul territorio: oggi le grandi catene possono permettersi di tenere aperto sempre, mentre i piccoli commercianti non hanno le forze per lavorare in tutte queste festività».

sfida grandi firme

Ma Carniato ne ha anche per l’assessore di Treviso Andrea De Checchi, che ha individuato nell’ipotetico arrivo di grandi firme la soluzione per il rilancio del centro storia. «La questione non va posta in questi termini», aggiunge il segretario della Filcams, «ma si deve cercare il commercio di qualità. Le grandi firme alle spalle hanno quasi sempre dei fondi, sono forse un garanzia? Io credo che la qualità del commercio, piuttosto, sia anche qualità di retribuzione, di contratti, e di orario del lavoro. Non mi sembra che oggi sia così, con molti giovani costretti a lavorare con contratti part-time». —
 

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