A 13 anni un ragazzino di Montebelluna ha salvato una donna nel Brentella: «Lo rifarei»

MONTEBELLUNA. «Sì, lo rifarei ancora». Samuele Morato, il 13enne che ha salvato a inizio settembre una anziana dalle acque del canale Brentella, premiato sabato a Palazzo Vecchio a Firenze per quel suo gesto, non ha avuto alcun dubbio. Per lui era stato un gesto spontaneo afferrare il braccio della donna e cercare di trattenerla finché non erano arrivati altri ad aiutarlo.
a palazzo vecchio. Il ragazzino, studente di prima all’It Einaudi, residente a Contea, è stato premiato sabato nella Sala dei Cinquecento a Palazzo Vecchio nell’ambito della cerimonia rivolta agli autori di atti spontanei di solidarietà umana. Erano 17 in tutto i premiati. Lui, con i suoi 13 anni e i riccioli in testa, accompagnato da mamma, papà, fratellino e dall’assessore Maria Bortoletto, era il più giovane; gli altri erano agenti di pubblica sicurezza, agenti di polizia locale, vigili del fuoco protagonisti, anche per il loro lavoro, di gesti di eroismo. Lui invece era il ragazzino che non aveva esitato, quando aveva sentito le grida di una donna che dal balcone urlava che c’era una persona nelle acque del canale: era sceso di corsa dalla bici mentre se ne stava tornando verso casa a Contea, lungo la stradina che costeggia il canale, e aveva preso per un braccio la donna che stava per annegare, salvandole la vita. I 17 riconoscimenti sono stati conferiti dall’Istituto degli Scudi di San Martino, l’associazione fiorentina che da 35 anni pone attenzione verso chi è pronto a sacrificarsi per aiutare gli altri. Una cerimonia solenne.
il più festeggiato. Lui era un po’ emozionato, timido, ed è stato il più festeggiato per quel suo gesto di inizio settembre quando, mentre tornava da scuola – dove era andato a vedere in che classe lo avevano messo – aveva scorto quella donna a pelo d’acqua nel Brentella e senza esitare l’aveva afferrata per un braccio e aveva cercato di tenerla ferma nonostante lei cercasse di divincolarsi. Finché era arrivato un uomo che l’aveva poi tirata fuori dalle acque del canale. Un atto di abnegazione, per il ragazzino, un atto spontaneo e normale, messo in atto senza star lì a pensarci troppo.
un esempio per tutti. «Samuele è un esempio per tutti», dice l’assessore Maria Bortoletto, che lo ha accompagnato a Firenze. «Il suo gesto è frutto di una grande sensibilità e della buona educazione ricevuta. Ha imparato bene e ha fatto suoi gli ideali di rispetto, disponibilità e amore. È un ragazzo riservato, maturo, era emozionato al momento di ritirare il premio, mentre tutti lo applaudivano. E ha detto che rifarebbe quel gesto se dovesse trovarsi ancora insituazioni simili. Come ha detto suo padre si è trovato nel posto giusto al momento giusto ed è stato da esempio per tutti».
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