Zanin: «Tristezza immensa Defibrillatori in ogni gara»

«Ho seguito il dramma di Morosini minuto per minuto, quando ho visto le immagini della morte è come se fosse scomparsa una parte di me». Diego Zanin, davanti alla morte di un 25enne, parla da allenatore, ma anche da padre di famiglia. Ha visto in tivù il dramma di Pescara-Livorno, delle lacrime dell’ex direttore generale del Treviso, Giovanni Gardini, e poi il lutto dell’intero mondo del calcio. «Una tristezza immensa, non tanto per il giocatore di calcio quanto per un ragazzo così giovane che con il destino era in credito. In grande credito. Una grandissima amarezza: a questo punto tutto il resto ormai mi sembra superfluo».
Si dice: certe cose non dovrebbero mai capitare. Invece… «Invece capitano anche in altri sport, vedi Bovolenta. Io so che in Italia i controlli si fanno e bene, un fatto così potrebbe rientrare nella casistica, uno su 10 mila, per dire. Mi piacerebbe che partisse una campagna per avere su ogni campo un defibrillatore, compresi quelli delle categorie minori. Abbiamo visto che in Inghilterra, ma non voglio fare paragoni né critiche visto che Piermario è praticamente morto all’istante, quel ragazzo (Fabrice Muamba, ndr), è stato salvato: se la scienza può aiutare bisogna assolutamente essere pronti e tempestivi, sarebbero soldi spesi bene».
Ieri il suo Treviso invece di giocare s’è allenato. «Con il morale che vi potete immaginare, dopo la morte di un collega. Non vi nascondo che, come dopo ogni sconfitta, avrei preferito scendere in campo: avrebbe potuto essere una giornata favorevole, almeno sulla carta, e magari ci si poteva presentare a Cuneo davanti a loro. Pare un destino, o per la neve o per altro ci rimandano le partite, ma ormai ci abbiamo fatto il callo. Vorrà dire che il campionato ce lo giocheremo in una settimana: il 22 a Cuneo, il 25 con la Sambonifacese e il 29 con l’Entella, prima di andare a Montichiari. Comunque questo Treviso è abituato a soffrire, non sono spaventato, vedo che i ragazzi restano molto concentrati e grossi patemi d’animo sinceramente non ne ho. Ora pensiamo solo al Cuneo».
Un altro dato non favorevole del rinvio del turno di domenica è che Lorenzo Biagini, uno dei difensori biancocelesti più forti, inizierà più tardi a scontare le due giornate di squalifica. Di Girolamo probabilmente tornerà per il recupero del 25, a Cuneo allora al centro della difesa spazio a Panarelli, che avrebbe giocato già contro la Sambonifacese, con Cernuto (che aveva conosciuto Morosini a Reggio Calabria) nel suo ruolo di terzino destro.
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