Zalf, che botta: doping per Colnaghi fari su un integratore alimentare

CASTELFRANCO
La discussione sull'utilizzo dei chetoni nello sport si arricchisce di un nuovo caso: questa volta a finire sotto la lente di ingrandimento a causa dell'utilizzo dell'integratore alimentare di ultima generazione è Luca Colnaghi. Atleta Under 23 arrivato a gennaio alla Zalf dopo la chiusura del Team Monti e che in questo 2020 ha vinto due tappe al Giro d'Italia Under 23, ha vestito la maglia rosa per un giorno ed ha preso parte con la maglia della nazionale italiana ai Campionati Europei di Plouay. I chetoni che sarebbero alla base della positività riscontrata al 21enne di Mandello del Lario (Lc) sono un composto organico che simula gli effetti di una dieta alimentare chetogenica. Questa dieta, secondo alcuni studi che sono ancora oggetto di sperimentazione, permetterebbe di far sviluppare in maniera naturale degli ormoni che già il corpo produce. Tra coloro che utilizzano normalmente i chetoni ci sono atleti molto in vista come, ad esempio, i portacolori della Jumbo Visma: Primoz Roglic, Tom Dumoulin e Wout Van Aert, ad esempio, hanno ammesso pubblicamente l'impiego di questi integratori. I chetoni, infatti, pur essendo da tempo oggetto di studio, non sono ancora stati classificati come prodotto dopante dalla Wada, l'agenzia antidoping internazionale e per questo si possono trovare facilmente in commercio sul web. Gli ispettori della Nado Italia contesterebbero a Colnaghi la positività alla andarina e alla ostarina, sostanze che sono direttamente riconducibili all'utilizzo di chetoni e che sarebbero state assunte dal ragazzo in buona fede non essendo state indicate nel foglio informativo del prodotto acquistato su internet. La positività sarebbe stata registrata in occasione del controllo antidoping effettuato al termine del Campionato Italiano disputato a settembre a Zola Predosa (Bo); in quell'occasione il 21enne di Mandello del Lario (Lc) aveva chiuso in terza posizione. Andarina, ostarina e suo metabolita: queste le sostanze rilevate dagli ispettori della Nado Italia. Immediata la sospensione cautelare decretata dal Tribunale Antidoping che sarà chiamato nei prossimi mesi a fare chiarezza sulla vicenda. Qualora fosse dimostrata la buona fede dell'atleta, Colnaghi, che ha già chiesto di far analizzare gli integratori per dimostrare la propria innocenza, rischierebbe al massimo una sospensione di sei mesi per aver assunto con superficialità un integratore contenente alcune sostanze vietate. —
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso